Maltrattamenti

MaltrattamentiSpesso il passare degli anni ci mette con le spalle al muro. Invecchiare per una donna non è mai piacevole, perché diminuiscono le attenzioni degli uomini. Il passare degli anni viene visto come una minaccia non come una possibilità di arricchirsi di nuove esperienze. Una donna avanti con gli anni non è più ammirata perché tutti scommettono solo sulla bellezza. Persino le donne intelligenti passano in secondo piano. Allora ci si rifugia nel ricordo della gioventù, una sorta di angolo di paradiso. Solo la sensazione del ricordo aiuta ad uscire dal labirinto della solitudine a cui sono condannate senza scampo le donne mature, anche quelle sposate che subiscono la concorrenza spietate delle giovani donne. Spesso vediamo donne mature con il volto triste e sconsolato. In realtà i maltrattamenti maschili sono numerosi, insidiosi e non riguardano solo le donne mature con i capelli tinti. Ci sono molti casi di maltrattamenti, di dispetti, che la gente ignora, che nessuna donna segnala mai. I dispetti, anche pesanti, estremi, avvengono quando una donna, specie giovane e fresca , respinge un uomo. In quel caso l’uomo in questione, che si sente perduto e offeso nella sua virilità, pieno di rancore, comincia nei riguardi della sua vittima un comportamento persecutorio. All’inizio manda fiori, messaggi, regala gioielli e abiti per risollevare la questione, ma poi ,non sentendosi considerato, si arrende. Apparentemente gentile, soprattutto davanti agli altri, nei momenti in cui è solo con la vittima si lascia andare a tutta una serie di comportamenti scorretti, di atteggiamenti bruschi . In primo luogo guarda sempre la vittima con occhi beffardi, poi cerca di umiliarla davanti ai colleghi o altre persone usando parole taglienti. In alcuni casi l’uomo la rimprovera aspramente, perde il controllo. In certi casi cerca di ostacolare la vita lavorativa e sentimentale della donna. Si arriva a spintoni, palpeggiamenti, telefonate anonime, minacciose. Spesso alcuni uomini boicottano il lavoro della donna specie se è una sua dipendente. Se l’uomo è un tecnico del pc, ad esempio, cerca di non riparare il suo pc o di ritardare il suo intervento. Ci sono donne che non riescono più a organizzare il proprio lavoro, la propria vita privata. Sono nel mirino di un uomo che cerca di metterle a disagio, di metterle in riga. Un uomo che prova gusto a offenderle, che si intromette nelle questioni personali. Le giovani donne si sentono a disagio e alcune volte non sanno come reagire. Tutte le donne ricevono una impressione sgradevole. Gli uomini che fanno avance vogliono essere accettati per forza come se fosse un loro diritto conquistare quella donna che hanno davanti. Ci sono dirigenti che arrivano a non firmare i permessi e le ferie alle collaboratrici per ripicca. Questi episodi non dovrebbero passare sotto silenzio. Bisognerebbe mettere l’uomo davanti al fatto compiuto. Invece molte donne continuano a lavorare a testa bassa come nulla fosse, senza entusiasmo, senza convinzione. Nessuno ha il diritto di rendere agli altri la vita difficile. La tutela della persona va garantita specie sui posti di lavoro. Invece ogni giorno si assiste impassibili a storture e soprusi e ci va di mezzo la qualità del lavoro.

 

Ester Eroli

 

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