Maugham

Lo scrittore e commediografo britannico nasce a Parigi perché suo padre era consigliere dell’ambasciata britannica, e vi resta fino a dieci anni Alla morte dei genitori viene affidato allo zio un pastore protestante rigido e austero. Si iscrive ai corsi di medicina di Londra. Da questa esperienza nasce il suo primo romanzo Liza di Lamberth. Nonostante il successo del romanzo si dedica alla letteratura dopo aver conseguito la laurea in medicina. Inizia a viaggiare in modo sistematico  e giunge in Italia, in Spagna ecc i viaggi alimentano la sua fantasia. In  Italia nel 1903 scrive il suo primo lavoro teatrale. Si stabilisce a Parigi e intreccia molte amicizie nell’ambiente letterario dell’epoca. La cultura francese lo plasma per intero. Comincia a pubblicare lavori teatrali e romanzi. Dopo il fallimento del suo matrimonio continua a  viaggiare fino a stabilirsi sulla costa azzurra finendo oltre trenta opere tra cui saggi, libri di viaggio ecc.  e una discreta autobiografia. Disinvolto negli intrecci, sagace nel tracciare i personaggi egli sente forte il problema morale e religioso nonostante l’apparente spregiudicatezza si mostra legato alla tradizione classica. Lo scrittore muore di attacco cardiaco nel 1963.

L’opera sua più riuscita, parzialmente autobiografica, del 1915, anno in cui fu richiamato alla croce rossa, è schiavo d’amore. Il protagonista è un giovani solitario,  reso timido da una malformazione fisica che decide di studiare medicina  nella casa dello zio, morti entrambi i genitori. Per estraniarsi dalla realtà troppo cruda legge libri presi dalla biblioteca ricca dello zio.

Nelle sue peregrinazioni per studio e lavoro si innamora pazzamente di una ragazza amorale, inetta che gli spilla soldi e dignità. La giovane cameriera che per sostentarsi ha fatto anche la prostituta gli assorbe i soldi e lo riduce a un manichino privo di volontà. La donna sposata non lo ama ma lo sfrutta. Gli amici non riescono a distoglierlo dalla insana passione. Solo con il tempo riesce a guarire.

Lo scrittore  con pessimismo misto a ironia riesce a descrivere i principali vizi umani, specie quelli delle donne.

 

Ester Eroli

 

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