Nella capitale degli Stati Uniti si trova un interessante museo nazionale, quello di storia e cultura afroamericana. Il complesso è stato realizzato dall’architetto britannico originario della Tanzania, sul luogo dove Luther King fece il famoso discorso I have a dream. E’ stato inaugurato con una bellissima cerimonia di apertura dai coniugi Obama e dai coniugi Bush. Barack Obama ha pronunciato il discorso inaugurale. I media hanno dato molto risalto all’evento anche se alcuni giornali locali hanno definito il museo troppo confusionario. Il museo è stato costruito tredici anni dopo la sua autorizzazione dopo una accurata discussione politica. E’ stato fatto utilizzando finanziamenti privati e fondi federali.
Il museo in stile neoclassico, con le pareti scure, con un grande prato, ha una sagoma tipica degli edifici dell’Africa occidentale, con pannelli di alluminio colorati di bronzo. Per realizzare il museo ci sono voluti lavori di scavo profondi e molti lavori aggiuntivi.
il museo che ripercorre la storia delle discriminazioni razziali e della integrazione si articola in cinque piani di cui tre interrati. Si procede in ordine cronologico cominciando dalle origini ossia dalla schiavitù in Africa. Poi si analizzano i vari periodi storici come il sessantotto che ha segnato una svolta. Ci sono molti oggetti provenienti anche da collezioni private. Si parte con oggetti come collari da schiavi, come i documenti di vendita dei schiavi negri.
Nei piani superiori raggiungibili con una rampa a spirale o con gli ascensori troviamo pannelli multimediali, descrizioni di vite di neri illustri, oggetti di culto come il cappello del cantante Jackson, esempi di cultura nera pop, gallerie di foto anche di personaggi, scene di protesta. Il museo ospita un teatro, mostre ed eventi permanenti.
Ester Eroli