Natale a Reggio (RI)

Natale a Reggio (RI)A ben 705 metri di altezza, con più di 1500 abitanti, nella provincia di Rieti, sorge un borgo medievale antico incontaminato, Greggio, gemellato con Betlemme. Un borgo che ha il dono dell’ospitalità e dell’accoglienza dei pellegrini, che invita al riposo. In questo borgo non vi è traffico, doppie file ma solo la quiete spirituale che ritempra. Le costruzioni hanno seguito la tradizione. Infatti il sistema di edificazione ha tenuto conto del rispetto dell’ambiente. Le costruzioni sono in pietra, elemento naturale del paesaggio. Lo stemma stesso invita alla serenità è infatti caratterizzato da tre torri su uno sfondo azzurro, il colore della pace e della tranquillità. Importante è la chiesa dedicata a san Michele arcangelo, ma più interessante è il santuario francescano famoso per un episodio commovente. Il 25 dicembre del 1223 da san Francesco venne allestito il primo presepe dedicato alla natività con tanto di bue e asinello per ricordare la nascita di un dio che si fa uomo. Alcune fonti parlano di un miracolo, il bambino durante l’allestimento del santo si sarebbe mosso. San Francesco celebrò la messa alla presenza del presepe. San Francesco aveva chiesto a papa Onorio III il permesso di realizzare il piccolo presepe. Ogni anno la pro loco organizza un presepe ai piedi del santuario dove il santo aveva anche soggiornato nel 1216. Ogni natale a dicembre nel paese inoltre viene fatta la mostra mercato del presepe con la vendita anche di prodotti locali. A natale si effettua la rappresentazione storica con più di cinquanta comparse in costume d’epoca con la partecipazione attiva della popolazione locale che veste i panni di alcuni figuranti. La sfilata si ferma sotto il santuario e la prima rappresentazione viene fatta la sera tardi del 24 dicembre, poi seguono le repliche del 26 dicembre, del1 gennaio, del 6 e 7 gennaio in questi ultimi casi alle 17,30. Il santuario è stato di recente restaurato. All’interno troviamo il dormitorio in legno dei frati voluto da san Bonaventura. Si può visitare la prima cella dotata di una minuscola finestra. Di fronte al dormitorio troviamo il coro del 1600. La cappella dedicata a san Francesco mostra un quadro del santo mentre si asciuga gli occhi, infatti poco prima di morire stava divenendo cieco. In una nicchia all’interno troviamo due affreschi di scuola giottesca, uno mostra il presepe classico con la Madonna che allatta per dimostrare l’umanità di Cristo, con Giuseppe in atteggiamento contemplativo e l’altro che raffigura un sacerdote che dice messa con il presepe. Si possono visitare dentro il santuario la cappella, il refettorio, il dormitorio dove i frati dormivano in piedi, il sedile dove dormiva san Francesco. Nel borgo si può visitare la cappelletta voluta da Clemente XI, luogo visitato dal santo. Ora in questo luogo, a cui si accede grazie a una passeggiata panoramica, troviamo la pro loco e la associazione centro anziani. Si possono ammirare anche degli affreschi e opere d’arte nel sentiero degli artisti, una via dove gli artisti hanno lasciato la loro impronta, un vero museo a cielo aperto. Molte opere sono dedicate al santo. Si possono anche assaggiare i prodotti tipici come i cannelloni alla francescana con vitello, i funghi porcini, le tagliatelle alla boscaiola con salsiccia, i martagliati con funghi porcini, l’abbacchio a scottadito, i brutti che sono biscotti con albume, zucchero e nocciole.

 

Ester Eroli

 

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