Ci rendiamo conto di vivere in un’epoca di grandi trasformazioni. Tutto muta, si evolve. Le domande non trovano risposta ed a esse se ne aggiungono altre. L’uomo moderno sembra preso da una smania particolare, persegue solo la novità. Si lascia prendere la mano solo da ciò che nuovo. L’elemento cruciale di questa società, la sua caratterista è proprio la ricerca del nuovo, del nuovissimo in ogni campo. Anche le famiglie più normali cercano il nuovo in fatto di auto , di alimenti, di abiti. Si cerca l’ultimo modello di telefonino, di autoradio. Si vendono i mobili antichi di famiglia per comprare moderni componibili in plastica che non valgono un soldo, che sono privi di qualità. Tutti sono persuasi che solo il nuovo conta, rende liberi, interessanti agli occhi degli altri. Questo desiderio di novità spinge molti giovani a cambiare continuamente ragazza. Rimanere con la stessa per anni suona antiquato, superato fa venire la claustrofobia. Si annientano gli amori più vecchi in favore di quelli più giovani e freschi. E’ un rinnovo continuo sulla scia del possesso. Alla fine non si possiede niente, perché chi troppo vuole nulla stringe. Nessuno si ferma a pensare, conserva, protegge l’antico. Non ci sono pause, ma solo corse verso la novità. Si va a caccia solo degli ultimi modelli. Ci si innamora solo del nuovo. Nessuno ama osservare oggetti e foto del passato. Il velo del passato non deve essere sollevato. Eppure se siamo arrivati fin qui lo dobbiamo al passato. Nessuno vuole tirarsi indietro in questa corsa verso il nuovo. Nessuno vuole morire se non altro per non perdersi l’ultimo modello di tv. Eppure il passato va conservato e non sempre le cose nuovissime sono le migliori.
Ester Eroli