Oleogramma

L’olografia è una tecnica ottica che consente di creare una immagine sfruttando il fenomeno ottico delle frange di interferenza per dare l’illusione della tridimensionalità. La parola viene dal greco olos tutto e grafe scrittura nel significato metaforico di descrivere tutto. Lo scopritore è stato uno scienziato ungherese che nel suo esperimento usò la luce verde dello spettro di una lampada a vapore di mercurio. Gli oleogrammi riproducono le immagini in precedenza registrate. La registrazione avviene usando una tecnica che prevede l’uso di luce laser e lastra di materiale sensibile con un gioco di specchi. La lastra imprime le frange di interferenza che contengono la tridimensionalità. Molto dipende dal punto di visione della immagine.

Si usa quindi una lastra o pellicola fotografica che riproduce fedelmente l’immagine tridimensionale. Le figure d’onda sono ottenute con l’uso del laser a effetto fotografico. Una stessa lastra può contenere più oleogrammi. Si usano varie tecniche di registrazione oleografica, il laser venne usato solo a partire dagli anni sessanta. La lastra fotografica in grana finissima è lavorata con un semplice procedimento fotografico in bianco  e nero. L’industria elettronica usa varie tecniche anche per memorizzare gli oleogrammi, per farlo bisogna avere un mezzo per modulare il laser.

Gli oleogrammi sono quindi immagini stereoscopiche che appaiono in prospettive diverse a seconda del punto di vista esterno. L’immagine che si ottiene è talmente perfetta che sembra che l’oggetto o la persona sono fisicamente presenti. La tecnica si è sviluppata molto e molti oleogrammi sono visibili alla luce del sole, alcuni sono anche stampati.

E’ molto difficile contraffare un oleogramma per questo è usato per i passaporti, le carte di identità, le banconote, le monete, carte di credito, videocassette, francobolli, marche da bollo, supporti digitali, oggetti da collezione.

Negli ultimi tempi questi oleogrammi sono stati usati per simulare fenomeni paranormali abusando della credulità popolare. Ogni invenzione ha il suo buono e cattivo uso.

 

Ester Eroli

 

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