Orologi

Ci sono molte persone che sono maniache della puntualità e degli orari, comprano mille orologi di ogni tipo, fattezza e marca, comprano sveglie che mettono in ogni angolo della casa, pendoli che battono il tempo con una voce sonora che rimbomba nella casa. Ognuno ha un diverso approccio con il tempo che passa scandito dagli orologi. Molti adorano gli orologi sin da piccoli e vogliono a tutti i costi avere un orologio da polso per contare i minuti, le ore. L’orologio garantisce il contatto con il tempo reale, è un attento misuratore degli attimi.

Ci sono però anche persone che sono allergiche agli orologi, li detestano perché odiano la  routine, il tempo che passa che mette ansia, che racchiude sempre un rischio, il rischio del futuro che porta con se incognite e insidie

Gli artisti, specie quelli più disordinati e controcorrente, si sono mostrati spesso poco amanti degli orologi che con il loro ticchettio non hanno alcun fascino. Alcuni sono degli allergici cronici agli orologi che rappresentano l’imperversare furioso del tempo il suo incalzare. Gli stessi quadri di De Chirico mostrano orologi semidistrutti, leggeri sul punto di dileguarsi, di sciogliersi che si muovono in un tempo sospeso, in una ora crepuscolare. De Chirico ha chiaro in mente l’acuto senso del tempo che passa e che punge come una vespa molesta. Il suo rapporto diretto con gli orologi è pessimo. Gli artisti vorrebbero immortalare l’attimo bloccare il tempo realizzando ciò che è immortale.

Molte sono le persone che detestano gli orologi anche se non lo dicono. L’avversione si mostra in vari modi: orologi tenuti distanti dalla camera da letto, pendoli assenti, assenza di sveglie rumorose, poca presenza di orologi in casa, in ufficio, in auto, poca voglia di regalare orologi. In certe case la presenza degli orologi è discreta, si tengono solo quelli essenziali, si escludono orologi grandi da parete e radiosveglie.

Molti studenti mentre studiano amano girare gli orologi presenti nella stanza per poter studiare liberamente senza l’assillo del tempo che passa con la paura di non riuscire a finire quello che si è deciso di fare.  Il controllo continuo del tempo genera inquietudine e causa distrazione.

Molti non si accontentano di ignorare il tempo che passa ma preferiscono addirittura non portare orologi da polso per non essere ossessionati. Molti poi non raccontano di avere questo problema con il tempo che passa perché sembra una debolezza.

 

Ester Eroli

 

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