Orologio smodato

Orologio smodatoSpesso ci siamo chiesti se è meglio essere orgogliosi o essere miti. I miti certamente sono controllati, austeri, leali ma appaiono per certi versi monotoni, scontati. Gli orgogliosi sono creature vivaci, combattive che non abbassano la guardia, che compiono acrobazie pur di vedere realizzati i loro sogni, sono capaci di iniziative originali e rispettabili. Di solito orgogliosi si nasce non si diventa, come qualcuno potrebbe pensare. C’è chi mette l’orgoglio al primo posto, lo antepone a ogni altra cosa perché lo possiede insito nel suo dna. L’orgoglioso si vede da bambino. Già da piccolo lancia raffinati messaggi sulla sua natura. Spesso è capitato di vedere all’asilo a carnevale bambini mascherati per la festa di martedì e giovedì grasso mescolati con quelli non mascherati. Quelli senza maschera magari sono quelli con famiglie con problemi economici o altri problemi. Il mite si accontenta e si diverte a giocare con gli altri coetanei mascherati, magari mangia i dolci di carnevale e si fa mettere la mascherina sul volto dalla insegnante. Il bambino orgoglioso, anche se ha solo quattro anni, si impunta, piange, urla e torna a casa. Non digerisce la sconfitta, non vuole sembrare da meno degli altri, non vuole la pietà e la commiserazione di nessuno. L’occasione di stare con gli altri sfuma, ma lui non se ne cura. Con gli occhi lucidi di pianto scappa a gambe levate per rintanarsi a casa, dove elabora qualche strategia vincente. Il malessere che prende gli orgogliosi spesso è incontrollabile, in certi momenti si sentono morti dentro . E’ un soggetto che non ama essere ignorato, messo in ridicolo, allontanato, escluso. I soprusi a cui viene sottoposto vengono pagati cari, perché l’orgoglioso si vendica. Tranquillizza i rivali con bugie e parole gentili e poi sferra l’attacco con forza. Solo la vendetta pura è balsamo per le sue ferite. Con senso pratico sono capaci di lottare senza sconvolgersi. L’orgoglioso è capace di rompere una amicizia, di mutare parere repentinamente, di disperdere energie per una giusta causa. La sua vendetta non rimane mai solo sulla carta. Il talento dell’orgoglioso è quello di superare le barriere dei pregiudizi, gli ostacoli familiari, le ambiguità e soprattutto di non scoraggiarsi in caso di fallimento. L’orgoglioso lancia sempre una sfida, non è mai passivo, privo di forza. Forse in certi casi anche l’orgoglio smodato da i suoi frutti, nonostante gli eccessi. Infatti persone magari con qualche handicapp che erano derise si sono impegnate fino ad ottenere eccellenti risultati nello sport, nello spettacolo segno evidente che niente è impossibile e che volere è potere. L’orgoglio da i suoi frutti, specie quando è insito nell’individuo, perché comprende il massimo rispetto per se stessi e alla fine anche per gli altri, se ovviamente si comportano bene.

 

Ester Eroli

 

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