Parco Oasi di Ninfa

Vicino Cisterna di Latina, al confine con Norma e Sermoneta, in una zona un tempo paludosa, troviamo un parco all’inglese detto oasi di ninfa. Il giardino all’inglese, risistemato da Gelasio Caetani nel 1921,  sorge in un’area un tempo luogo di una città antica Ninfa, come mostrano le rovine con le mura, le torri, le chiese, i conventi. La città medievale si chiamava Ninfa perché si diceva che nel fiume abitavano le ninfe, il fiume fu chiamato Ninfa, come mostra il tempio di età classica nell’isola del lago sul fiume. Il centro era un paese agricolo di epoca romana divenuto  fiorente a causa della malaria delle zone limitrofe e della palude che costringeva i traffici commerciali a passare per il borgo nella via pedemontana. I battelli, le chiatte sul fiume dovevano pagare un pedaggio come mostra la dogana ancora presente anche se fatiscente.  La zona divenne la proprietà della famiglia Caetani, da cui uscì il papa Bonifacio VIII, famiglia originaria di Gaeta come mostra il nome e lo stemma con delle onde marine. La creazione del giardino avvenne intorno ai ruderi della città vecchia sfruttando la vicina sorgente . La zona venne inglobata nello stato pontificio con la creazione di mura difensive e con ampliamento del castello e creazione del muro di contenimento per le acque  e fu rifugio di papi e dopo passò ai Frangipane e ai Colonna . Furono costruite sette chiese sull’esempio di Roma, santa maria maggiore, san Giovanni, san Pietro, sant’Angelo, san Paolo   ecc. al tempo del dominio pontificio vennero creati due ospedali, un palazzo, dei mulini. Botteghe e chiese comparvero anche fuori le mura e la palude fu risanata.  Le chiese erano 14 come pure le torri. Ora restano solo ruderi e l’abside di santa maria maggiore.a tre navate con affreschi dedicati a san Pietro  La zona è ricca di fontane, di affreschi alcuni portati al castello di Sermoneta, campanili, ponti.

Dopo ci fu la decadenza del luogo con aumento della malaria e il castello divenne una prigione. Il giardino venne ideato dal cardinale Caetani nel 1400 con la creazione di una torre e un municipio. La madre del cardinale Gelasio Caetani realizzò un orto botanico con piante prese nei suoi viaggi all’estero. il clima umido favorisce l’acclimatazione di molte specie arboree. Fu la discendente Lelia Caetani a fare il giardino all’inglese. Lei morì senza eredi e lasciò tutto a una fondazione creata appositamente. Alla fondazione sono intestati castello e giardino. Nel 1976 la zona è divenuta oasi del WWF. E’ considerato un monumento naturalistico ed è stato visitato anche da D’annunzio.

Il giardino di otto ettari, ha un laghetto. Troviamo l’acero giapponese, il noce americano, il faggio rosso, il roseto, l’albero della nebbia, il cedro, il cipresso, i ciliegi, piante orientali, la lavanda, banani, pino messicano, pungitopo, l’acacia, la veronica, i melograni nani, le ortensie rampicanti, i pioppi, noccioli, tulipani, gelsomini, glicini, piante cinese e giapponesi, come il bambù, i papiri, piante brasiliane, le magnolie stellate, piante australiane, piante di canne.

Il parco è ricco di numerose specie di uccelli troviamo rapaci, aironi ecc.

 

Ester Eroli

 

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