Ci sono state delle cugine della stessa età, dello stesso paese che non si sono più parlate. Una delle due ha deciso di estromettere l’altra dalla sua comitiva, dalla sua vita. L’esclusa ha lottato, sofferto ma invano. Il suo avvenire è stato spezzato. Commedie o tragedie di questo tipo accadono ogni giorno. Ci sono parenti che partono per un viaggio senza invitare altri con cui sono affiatati. Molti rapporti parentali scivolano verso l’indifferenza, la sfiduci, il dubbio, l’incertezza. Non serve mostrare un aria offesa , forza di ribellione. Tutto scivola verso il disordine e l’incomprensione, verso le tenebre. Ci può consolare solo puntando su se stessi.
Negli ultimi tempi va di moda fra i parenti mettere in piazza il punto sensibile di un congiunto. Se questi ha una mania, un vizio, un vezzo viene smascherato con rabbia e cattiveria in modo diretto e senza scopo. Tutto serve per mettere subito in imbarazzo il soggetto. Ai parenti non entra nulla in tasca.
In questi casi non serve assumere un atteggiamento vittimista e lamentarsi. Occorre ripagare la persona con la stessa moneta. Ognuno ha un punto sensibile, un segreto. Non conviene lasciarsi scoraggiare e intimidire. La smania di pettegolezzi va punita. I parenti che ci trattano da intrusi e nemici non vanno considerati. Sono parenti serpenti.
Ester Eroli