In passato era fondamentale per molti adolescenti e giovani frequentare una chiesa come punto di riferimento, magari una parrocchia vicino casa o anche più lontano in altro quartiere. La chiesa era un luogo di ritrovo per svolgere attività ludiche e culturali come teatro, recitazione. I genitori si sentivano sicuri e potevano controllare più agevolmente. In parrocchia si potevano conoscere molte persone del quartiere del paese, e familiarizzare. Si entrava in contatto con molte famiglie e ci si poteva aiutare reciprocamente. Si facevano opere di beneficienza in modo che nessuno si sentisse abbandonato. Tutti trovavano il tempo per andare in chiesa. Ora la situazione è cambiata in peggio. È crollato il numero dei giovani che frequentato la chiesa e fanno volontariato, preferiscono i pub e le discoteche come luogo di incontro o le chat. Passano ore al pc per parlare con persone virtuali. Non si riesce più a conoscere gente del quartiere. Sono mutati gli interessi.
In verità si nota anche a colpo d’occhio uno scadimento degli oratori nelle chiese. I gruppi non sono come in passato, è mutato il pensiero, lo stile di vita. I sacerdoti lasciano spesso correre, i giovani sono distratti, prepotenti, lontani. I ragazzi pretendono solo divertimento, le ragazze sono troppo frivole. Spesso si litiga, ci si azzuffa per banalità. Molti non si parlano più. È triste vedere i musi lunghi anche in chiesa. Le unioni nate in chiesa naufragano e non sono il ritratto della felicità. famiglie che si formano sono fragili come castelli di sabbia mal costruiti.
Le ragazze romantiche che vanno in chiesa nei gruppi nella speranza di trovare un compagno fedele, generoso, cattolico vengono deluse.
Anche nei gruppi parrocchiali si trovano playboy incalliti, bugiardi, bastardi e farabutti che prendono in giro le ragazze. In alcuni casi si trovano anche ladri che rubano nelle borsette dei più distratti. Anche i gruppi di chiesa rispecchiano la società in cui viviamo, edonistica e superficiale.
Ester Eroli