Molti lavori sono stressanti, i lavoratori non hanno un attimo di requie, pressati da ogni parte e non hanno mai una pausa decente. Ci sono dei lavori troppo impegnativi che bloccano ogni iniziativa ogni pensiero. I lavoratori ricorrono a molti espedienti per impedirsi di diventare pazzi. Ci sono autisti messi sotto stress, che passano notti insonni al volante, infermieri costretti a turni massacranti. Ci sono categorie bloccate dentro schemi precisi e preordinati. Ci sono dei lavori dove è proibito persino dire una parola, andare in bagno. Nei garage si passa la notte a pulire e spostare le auto.
Nella nostra realtà civilizzata ci sono anche mestieri che consentono delle tregue. Ci sono bidelle delle scuole che nei ritagli di tempo lavorano a maglia, giovani impiegati che passano il tempo a leggere i giornali o giocare a carte, inservienti che leggono libri e consultano oroscopi, parrucchiere che leggono riviste di gossip. Ci sono spazi liberi che vengono colmati. Chi lavora avendo dei ritagli di tempo è più lieto del lavoro, più soddisfatto. Può operare nel silenzio del proprio angolo.
Tuttavia molti hanno allungato le mani e rapidamente si sono allargati fino a fare del proprio hobby l’attività principale sul lavoro con scarsi risultati per esso. I raccomandati specialmente hanno fatto come volevano, e al lavoro si sono approfittati dei tempi morti. Con modo impetuoso hanno vissuto liberi da grossi carichi di lavoro.
Accade spesso, anche di recente, di trovarsi davanti allo sportello postale e vedere la impiegata che passa il tempo sul cellulare a scrivere messaggi agli amici, mentre la fila si fa interminabile e i clienti aspettano. Gli altri impiegati evitano scontri e occhiatacce ma si sentono dolorosamente presi in giro. Molti continuano a fare sul lavoro i propri comodi dimenticando i colleghi che si sentono mutilati, sorpassati.
Per molti fortunati il lavoro non è triste e grigio, ma allegro e divertente visto che possono fare cose che abitualmente fanno a casa.
Ester Eroli