I tempi sono cambiati. Le donne hanno raggiunto l’indipendenza economica, corrono dietro alla carriera, al divertimento inconcludente, all’arte, si impegnano nel sociale, mostrano coraggio e abnegazione come gli uomini. Come gli uomini aggrediscono, cambiano di umore, si mostrano instabili, infantili. Come gli uomini corteggiano, si fingono interessate per ingannare, ostentano, fanno il doppio gioco, si guardano intorno in cerca di consensi, si mostrano fredde e audaci. Le donne moderne sono audaci, non tornano indietro, perseguitano amiche e nemiche, uomini e familiari. Spesso esplodono all’improvviso come un temporale nella pace estiva. Ormai come gli uomini amano umiliare, opprimere, amano il potere, si atteggiano sulle scrivanie di importanti posti con il sigaro in bocca. Molte donne fanno il doppio lavoro, si impegnano in politica. Insistono in comportamenti prettamente maschili. Molti uomini ormai sembrano avere paura delle donne, si sentono incompresi. Le temono sul lavoro, in casa, nella educazione dei figli. Il rapporto con le donne è divenuta una strada in salita. Mentre prima le donne si nascondevano troppo ora sono uscite troppo allo scoperto fino a invadere gli spazi degli altri. I rapporti sono divenuti conflittuali anche con le altre donne, disseminati di lacerazioni e umiliazioni. Gli uomini ingaggiano con le donne spesso delle lotte terrificanti. Negli appartamenti delle famiglie si consumano ogni giorno tragedie familiari. Forse perché l’arroganza degli uomini è divenuta anche prerogativa femminile. Le donne timide vengono criticate però sia dagli uomini che dalle donne. Forse fa comodo essere arroganti per primeggiare. Le donne del passato dolci e limpide, come nei film, non esistono più, sono solo immagini surreali di un mondo finito. Il mito è quello della donna forte di cui alcuni uomini, sotto sotto, hanno paura e aggrediscono alla prima occasione prima di essere aggrediti. Occorre trovare una giusta dimensione, un giusto equilibrio. Le donne devono emanciparsi ma correttamente gli uomini devono cambiare con moderazione. Ci deve essere un punto di incontro, un punto di contatto. Ognuno dovrebbe ricordare a se stesso chi è, e il proprio ruolo. Non si può mettere a tacere la femminilità che sa sempre essere dolce.
Ester Eroli