Periodo di prova

Periodo di provaI giovani sono sempre attratti da nuove conoscenze, da nuove conquiste. La solita cerchia di amici spesso annoia. A scuola, nelle librerie, nelle discoteche, nei luoghi di studio i  giovani intessono molteplici relazioni. Gli estranei sono subito considerati amici, messi in primo piano. Si accetta l’altro in modo incondizionato, senza fare approfondimenti. I giovani danno subito del tu, anche a quelli più grandi di età. Nel loro orizzonte mentale c’è il culto dell’amicizia libera a cui dedicare tempo e energie. Per un giovane non è tempo perduto trattare con un nuovo amico da pari a pari magari seduti a un tavolo di un bar. I giovani non conoscono da questo punto di vista sotterfugi, inganni, compromessi, soggezioni, rivalità, invidie. Sono schietti e immediati. Accettano tutto dell’altro senza scomporsi, senza sapere il passato, le sue intenzioni. Non si fermano davanti a niente anche se si accorgono che l’altro  ha comportamenti che lasciano  a desiderare. Per un giovane non ci sono ostacoli di sorta. Nessun giovane ha un cattivo pensiero su un amico conosciuto a un concerto con cui ha condiviso attimi di felicità, con cui ha parlato liberamente. Sembrano ignorare di proposito la falsità di certi individui. Alcuni giovani conducono una vita bestiale inquinata da droghe, sesso, alcol ma nessuno sembra scandalizzarsi. Si fraternizza ignorando i risvolti di una vita sbandata. I giovani amano restare nell’ignoranza, per loro tutto è lecito, tutto è concesso. Poi si scopre che alcune amicizie sono dannose, costano in termini di sofferenza. I giovani nel campo delle amicizie peccano di superficialità. Ogni volta occorre invece toccare con mano, verificare e sottoporre i nuovi conoscenti a un periodo di prova, una specie di rotaggio  più o meno lungo a seconda dei casi, per evitare di accumulare delusioni. I giovani fanno fatica  comprendere la necessità di non dare subito carta bianca a un nuovo venuto. Per loro in amicizia tutto è possibile, forse anche mentire. Inoltre i giovani dovrebbero imparare a non uscire troppo dal proprio ceto. Infatti in questa società moderna conta ancora in certi ambienti il rango. Allora conviene non avventurarsi in territori sconosciuti dove si ottengono solo repulsioni e rifiuti.

 

Ester Eroli

 

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