Persone ottuse

Persone ottuseLe persone che incontriamo sono di vario tipo. A formare una persona contribuiscono vari elementi come la famiglia, l’ambiente, l’epoca, il carattere, le esperienze. Ci sono persone ad esempio che molto giovani perdono entrambi i genitori e quindi devono per forza sbrigarsela da soli, essere decisi e rimboccarsi le maniche. L’esperienza di una separazione rende alcune donne più determinate, meno sprovvedute, più caute nel riempire il vuoto lasciato dal marito. Se ben guardiamo diverse sono le situazioni da interpretare sotto i nostri occhi. Ci sono quelli che lavorano di fantasia, quelli poco espansivi, quelli che amano le contraddizioni, che amano la calma, la fiducia, quelli che con forza alzano muri con gli altri, quelli che ragionano con la propria testa, che sanno ascoltare e scegliere, quelli che amano il silenzio ecc. La categoria peggiore di persone sono quelle che si comportano in modo uguale per tutta la vita, in modo ottuso. Gli invidiosi ad esempio continuano nel loro insano comportamento fino alla fine, fino all’ultimo respiro. Stanno per morire, ricoverati all’ospedale, nel reparto oncologia, sanno di stare con i piedi alla fossa, di stare sul punto di morire e continuano a invidiare il vicino, magari invidiano i suoi figli, la sua casa, persino la giacca da camera o il pigiama. Continuano a guardare i rivali con sguardo cupo senza mai restituire il sorriso. Tirano diritti nel loro proposito pur sapendo che la loro vita sta per concludersi. Forse si lasciano semplicemente cullare dal sogno di essere immortali e quindi continuano a vantarsi, a soffocare gli altri, a invidiare, a non ascoltare, ad arrabbiarsi con il destino che ha favorito il parente rivale. Sanno di sparire ma non ci badano, e non fanno un gesto di resa, di affetto. Con stupore vediamo che continuano a protestare, a maledire la fortuna degli altri o quella che loro, dal loro punto di vista, reputano fortuna e che spesso non lo è realmente. Ogni giorno si comportano in modo ottuso senza cambiare di un centimetro il loro atteggiamento. Si fanno belli davanti agli altri, si vantano, offendono senza rispetto. Non si riprendono mai, non si allontanano mai dalla posizione iniziale come se la vita non gli avesse veramente insegnato nulla. Ingenuamente invidiano pure in ospedale, al capezzale di un parente morente, all’obitorio. Sono capaci di ostentare i gioielli seduti davanti a una camere mortuaria, dove nessuno si sogna di ammirare le loro gioie, e di invidiare l’orologio del figlio del defunto. Invidiano solo oggetti materiali, come ville con piscine, auto, anelli, ma non invidiano l’intelligenza degli altri. Eppure dovrebbero invidiarla visto che loro ne sono privi.

 

Ester Eroli

 

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