Pisoniano (RM)

Pisoniano (RM)Il cinque Agosto a Pisoniano, paese inserito nell’area metropolitana di Roma, paese collinare, ricco di boschi, nella zona dei monti Prenestini, si svolge la rievocazione storica della madonna della Neve a cui è stata dedicata la chiesa principale . Durante il passaggio della madonna nella processione solenne si rievoca la nevicata insolita di agosto avvenuta per volontà celeste. Per l’occasione si spara dai cannoni neve artificiale. Il comitato dei festeggiamenti consente oltre alle manifestazioni prettamente religiose come messe per i defunti, processioni, confessioni, vespri  anche divertimenti per bambini e adulti. In occasione della festa si organizzano spettacoli pirotecnici, spettacoli musicali con gruppi popolari, raduni di auto d’epoca, sfilate di majorettes, di bande musicali, di sagre come quella dei fiori di zucca. Importante è anche la chiesa di santa Vittoria la cui festa coincide con il nove luglio. A ottobre si festeggia la madonna del rosario.  Il paese, attraversato dalla via Empolitana che collega a san vito romano, diviso in rioni, un tempo faceva parte di una suddivisione dello stato pontificio e si chiamava Pisciano. Ora fa parte della comunità montana dei monti Tiburtini.  Il nome deriva dal latino Vicus Pisonis in riferimento a una antica villa nella zona di Calpurnio Pisone. E’ gemellato con un comune dell’isola di Malta. Il paese è famoso per il museo della canapa pianta coltivata per realizzare lenzuola, sacchi, corde. Il museo è sorto nel 1997 per ricordare la scomparsa  della civiltà contadina del luogo. Il museo era allestito all’interno di una casa privata proprietà di due gemelli Bernardini, illuminato da lampade a olio . La collezione poi è stata comprata dal comune e trasferita ad altro edificio a via santa Maria . Il nucleo centrale della collezione è rimasto inalterato. Il museo, frutto di attente ricerche, è ricco di testimonianze sul processo di lavorazione e coltivazione della canapa che avveniva in queste zone nella valle dell’Aniene. Il museo racconta la preparazione del terreno, la semina di marzo, la raccolta estiva, la macerazione, la successiva filatura, l’orditura, la tessitura finale. Il museo riporta immagini della iconografia, trascrizioni, ricostruzioni ambientali, documenti particolareggiati, oggetti come due telai del diciottesimo secolo, preziose spolette, fusi e conocchie e altri arnesi pregevoli.

 

Ester Eroli

 

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