Promesse elettorali

Promesse elettoraliIn molte città italiane ci saranno prossimamente delle elezioni amministrative. Sui cittadini incombe la minaccia della campagna elettorale, sempre più spietata.  Molti si presentano con un volto nuovo, con un nuovo progetto, spesso deliberatamente ambiguo che si rivela poi inutile e inattuabile. Ognuno rimpiomba nella paranoia dei comizi, delle battute salaci, dei convegni, dei discorsi, degli incontri in sezione. Spesso manca una visione unitaria dei problemi, la volontà concreta di risolverli. Intanto l’obiettivo primario rimane il potere e il denaro. Intorno ai cittadini solo corruzione. I politici fanno discorsi veloci, convincenti, concedono pochi minuti a ogni problema avanzato da un cittadino promettendo la soluzione in breve termine. Ognuno ha un  quesito da rivolgere al politico di turno, ogni politico promette miracoli, fa circolare voci sulle sue alte qualità e capacità. Intanto per guadagnare terreno in molti quartieri si ristrutturano marciapiedi, che per anni erano lasciati al degrado, si rimodellano edifici, si costruiscono centri anziani per venire incontro alle esigenze del cittadino, subito dimenticate il giorno dopo l’elezione. Il politico con una notevole faccia tosta fa il doppio gioco con aria di sfida. Ogni politico ripassa mentalmente il suo programma, valido solo sulla carta. Dopo l’elezione, specie se ha superato la prova, si dimentica del cittadino, fa lo smemorato, anche se con lui aveva un grado di confidenza notevole acquisito nelle sezioni. Ai politici ovviamente non importa la reputazione, contano gli interessi. Allora continuano a giocare sporco. Molti politici professionisti pensano solo agli affari e non fanno grazie neppure ai propri tirapiedi, che maltrattano anche davanti a tutti. Ogni volta si ripete la stessa procedura, non ci si può sbagliare. Allora per smascherare i politici si dovrebbe fare una conferenza con la esposizione del programma nel dettaglio davanti a un pubblico nutrito, a telecamere anche nascoste. Si dovrebbero registrare tutti gli interventi fatti spesso con foga oratoria e con impeto e poi metterli sotto il naso quando il politico fa un passo indietro. Bisognerebbe mettere i politici con le spalle al muro, reclamare per le promesse mai mantenute. Ci sono quelli che hanno promesso il ripristino di una vecchia linea di un bus ma una volta vinte le elezioni a conti fatti la linea non è stata mai ripristinata. Bisognerebbe costringere a mantenere le promesse con un azione energica se no saremo vittime di un infinito meccanismo perverso senza via d’uscita.

 

Ester Eroli

 

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