Pubblicità

Ogni madre stravede per il proprio figlio, con l’allattamento al seno si pone quel legame indissolubile che nulla riesce a spezzare. Si dice che chi beve il latte materno sia più intelligente, ma ai nostri giorni per le madri tutti i figli sono prodigio anche quelli cresciuti con il latte artificiale , in polvere come si diceva una volta.

Negli ultimi tempi ci troviamo di fronte a un nuovo fenomeno dilagante. Molte madri spingono i figli a partecipare a provini per fare la pubblicità nelle varie reti televisive private e non. Ricorrono persino a raccomandazioni, ad appoggi pur di vedere il proprio rampollo in tv. Ci si rivolge a politici, a sindacalisti, a manager per avere il miracolo. Le madri che l’hanno spuntata sono fiere del proprio figlio, sono sopraffatta dall’orgoglio di aver messo al mondo un bimbo adatto per la pubblicità. Sono consapevoli dell’importanza di essere visti in tv. Per raggiungere l’obiettivo mettono in discussione tutto, persino l’autorità paterna che magari è contraria. Vogliono un bimbo attivo, impegnato. Si illumina il volto delle madri che vedono le proprie ragazzine in spot pubblicitari. E’ una festa per gli occhi.

Tuttavia non è sempre oro quello che riluce. I bimbi spesso vengono stressati, obbligati a ripetere battute, a mandare a memoria frasi, picchiati e schiaffeggiati da madri insistenti. Molti bimbi non si lamentano, tacciono ma mostrano un’aria stanca.

Sono costretti a fare orari impossibili, a saltare i pasti, a interrompere i compiti, a stare a dieta. L’innocenza che viene violata. Per i bimbi maliziosi, sfacciati non ci sono problemi, ma i più timidi ne risentono dello stress, vorrebbero essere aiutati, rassicurati.

I bimbi coinvolti spesso sono assaliti dal panico, sono stressati. Scoprono che non è poi così allettante fare la comparsa in tv. Alcuni vorrebbero scappare, sparire tornare all’odore familiare delle pareti domestiche.

Molti bambini dopo le prove sono svogliati, disordinati, le loro energie sono state assorbite tutte. Certo le madri non si rassegnano ad avere un figlio normale, mediocre, quindi non si ravvedono mai.

In passato l’educazione mirava a creare ragazzi solidi, assennati, lontani dalla follia del mondo.

Le madri invece di spiegare ai figli cose concrete come il mistero della morte, passano il tempo ad inseguire sogni fantastici. Infatti ognuna spera che suo figlio possa fare carriera nello spettacolo ma nella maggior parte dei casi tutto naufraga miseramente e il bimbo ha fatto solo da comparsa per un breve lasso di tempo. Spesso viene dimenticato completamente perché il mondo della pubblicità è effimero e spietato, non fa nascere talenti.

Ester Eroli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.