I popoli pueblo sono gli abitanti del Texas, dell’Arizona, del nuovo Messico negli stati uniti discendenti riconosciuti degli antichi popoli indigeni indiani che vivevano anticamente prima della venuta dell’uomo europeo in villaggi. La parola è di origine spagnola, derivante dal latino, infatti molti di questi popoli vennero progressivamente assoggettati dalla Spagna. La parola populus significa sia villaggio che popolo. I popoli nativi originari avevano tutti tratti in comune che dopo si sono diversificati. Sono tutti discendenti dell’antico popolo degli Anasazi vissuti nel VII secolo vissuti generalmente nel Colorado. Con il tempo si sono divisi in tribù e si sono spostati verso le colline e le pianure a causa anche della siccità e degli assalti Apache.
Le loro case avevano varie stanze ed erano scavate nella roccia dura. Costruite a gradinata potevano raggiungere i sei piani. L’ultimo piano era usato come magazzino di acqua e cibo, il primo piano non aveva porte e finestre, per salire usavano scale a pioli mobili che si potevano levare per impedire assalti nemici. Davanti alle case vi era sempre uno spiazzo erboso per eventuali cerimonie di iniziazione e religiose. Essi credevano negli spiriti e costruivano pure delle maschere funerarie. La gente era divisa in clan più o meno grandi. I villaggi costituirono e formarono anche grandi città poi abbandonate per la carestia.
Gli antichi popoli erano specializzati nella lavorazione della creta e del telaio. In agricoltura riuscirono a spuntarla su una terra arida grazie a cisterne di raccoglimento dell’acqua piovana.
Attualmente si contano ancora ventuno gruppi. Peccato che nelle scuole si da poco risalto nello studio di queste rare civiltà molto attente e laboriose e poco bellicose.
Ester Eroli