Sappiamo tutti che non esiste mai la parola fine per niente, nessuna discussione può dirsi definitivamente terminata. Ci rendiamo conto che ogni cosa muta veloce nel tempo. Ora si vive una notevole promiscuità sessuale che forse ci disorienta non poco, abituati come siamo alla visione eterosessuale uguale per tutti. La vita tuttavia prosegue, si evolve, muta abitudini come si può constare di persona. Forse siamo nati tutti transessuali e solo che la cultura, la morale, la rigidità di certe tradizioni, l’educazione, ci hanno imposto scelte obbligate che abbiamo creduto libere. Forse abbiamo creduto per quieto vivere, per non avere problemi, per essere come gli altri, di essere solo eterosessuali. I giovani moderni invece sono arrivati alla conclusione che il confine tra i vari mondi è labile. Molti giovani sono a tutti gli effetti dei transessuali dichiarati nel senso che accettano indistintamente relazioni con uomini e donne senza distinzione e dichiarano di essere attratti sia dagli uomini che dalle donne. Se guardiamo indietro nel tempo ci accorgiamo che anche noi da adolescenti magari abbiamo provato attrazione per una persona dello stesso sesso, forse perché aveva la pelle color miele e gli occhi di cerbiatto, o i capelli color ambra. Ci sono donne bellissime che lasciano senza fiato anche altre donne. Ci sono ragazzi pimpanti, ambiziosi che piacciono anche agli amici. In fondo la nostra anima non ha sesso. I freni sono necessari ma le questioni sessuali restano solo una cosa privata. Forse in futuro ci si renderà conto che certi confini sono inutili e dannosi per lo stesso sviluppo del soggetto.
Ester Eroli