Rasiglia è una frazione montana a 18 km da Foligno in Umbria, a seicento metri di altezza, nella valle del Menotre sulla strada statale 319. Il borgo risale al tredicesimo secolo, quando era al centro di un intenso traffico commerciale e sede di mulini e lanifici , tintorie importanti poi lasciati a se stessi. Gli edifici delle fabbriche sono stati riconvertiti ad uso abitativo o abbandonati. Anticamente si producevano stoffe pregiate che venivano esportate. Un tempo il borgo aveva una importanza militare notevole come mostrano i resti del castello e dell’antico castrum.
Il borgo medievale con la sua struttura ad antiteatro con le sue case in pietra e strade scoscese che ha pochi abitanti, per via anche del terremoto che l’ha colpito di recente nel 1997, con il suo dedalo di vie è chiamato il borgo dei ruscelli. Dentro il paese si possono ammirare ruscelletti e cascatelle e si può passeggiare ascoltando il fragore delle acque e il suono dei ruscelli. Le acque sono usate per le centrali idroelettriche, per alimentare la produzione di energia. Le acque provengono dalle sorgenti di Capovena nella parte alta del paese e vengono assoggettate a canalizzazione. Nei ruscelli si possono pescare trote e gamberi di acqua dolce.
Nel borgo si trova il santuario della Madonna delle Grazie a una navata con portico fondato dal vescovo di Foligno nel 1450, ricco di affreschi di valore e di una statua della madonna in terracotta.
Il luogo è meta turistica estiva. A Natale si fanno varie feste come quella dei falò, e il presepe vivente dove vengono ricordati i vecchi mestieri del passato e del novecento.
Ester Eroli