Negli ultimi tempi sono aumentati in modo considerevole i casi di razzismo. Giovani di colore, donne sono stati picchiati selvaggiamente, insultati. In fondo sono solo persone che hanno espatriato per ottenere una vita migliore, un po’ di felicità quella felicità cui noi sputiamo in faccia quando ci comportiamo da cittadini sconsiderati e indisciplinati. Tutti hanno diritto alla felicità e semmai alla serenità. Invece tutti se ne infischiamo della accoglienza né parlano, fingono di essere solidali ma poi sono pronti ad additare il diverso, lo straniero con cattiveria come fosse un brutto anatroccolo e non un essere umano con un cuore e dei sentimenti. Si nota poi che gli adolescenti, i giovani sono quelli che discriminano di più e questo non si armonizza con l’educazione che si dice venga impartita nelle scuole. Si sta scivolando verso una pericolosa deriva sociale, senza peccare di pessimismo.
Negli ultimi tempi però si nota anche un altro tipo di razzismo meno evidente ma pur sempre presente sotto gli occhi di un osservatore attento. I negozi, i centri commerciali, le gelaterie, i bar sono spesso gestiti da stranieri. Città come Roma e Milano vantano molti negozi in mano agli stranieri, oltre negozi anche pub, magazzini ecc. in questi posti si nota che i titolari della attività prediligono i connazionali a scapito degli italiani. Gli sconti, le agevolazioni valgono per stranieri non per gli italiani. Un fenomeno insidioso. Gli italiani vengono tenuti a bada, e si sentono messi nel sacco, messi da parte. Gli stranieri si prendono gioco di noi, si vendicano.
Gli italiani che si compiacciono di essere liberali, aperti vengono bistrattati.
Queste discriminazioni da qualsiasi parte provengano dovrebbero essere riviste. Non ha senso prediligere solo una parte a discapito dell’altra. Il sogno è stato sempre quello di una umanità senza confini.
Ester Eroli