Regali di nozze

In passato si facevano regali di nozze utili alla famiglia. Nel primo novecento si regalavano piatti¸  bicchieri¸ tazze¸ vassoi.  Negli anni di guerra si facevano regali in natura¸ si regalavano capi di biancheria e abbigliamento¸ scorte di cibo. Anche i vicini di casa partecipavano al regalo di nozze e facevano regali in gruppo o singoli. I singoli regali di gente comune erano detti pensierini ed erano originali magari oggetti di artigianato. Si regalavano cornici¸ campane di vetro¸  piante ornamentali¸  oggetti di Murano¸ merletti di Burano¸ coperte¸ ceramiche¸ pile per cucinare. Gli oggetti erano sempre funzionali e gli arredi erano tutti oggetti per la casa dei futuri sposi. Gli sposi ringraziavano sempre offrendo un rinfresco ai vicini e dei confetti e accettavano i regali che poi costituivano un ricordo della persona¸ di quella particolare famiglia. La casa degli sposi pullulava di oggetti avuti in regalo da parenti e amici che rappresentavano un segno di amicizia¸ un ricordo preciso. Ogni oggetto era donato con il cuore anche se non era di grande valore. Ognuno comprava un regalo per gli sposi nei  paesi in base alla loro stessa disponibilità economica. Gli sposi non si offendevano se una persona ricca faceva un piccolo regalo. Non figuravano mai regali volgari¸ turpi da cestinare.  Erano tutti regali graziosi che indicavano rispetto e amore. Si regalavano attaccapanni¸ tazzine di caffè¸ tende e cuscini e cose che servivano per l’arredamento della casa dei coniugi.

Ora i regali di nozze sono cambiati. Gli sposi pretendono il pagamento degli abiti da cerimonia o dello stesso viaggio di nozze. Ci sono stati sposi che hanno messo nella stessa partecipazione di nozze le indicazioni per donare soldi in una prestigiosa agenzia turistica dove avevano prenotato il loro lungo e costoso viaggio di nozze. Gli sposi pretendono cose che costano un occhio della testa. Nessuno si accontenta più di oggetti di porcellana¸ di piatti da cucina. Gli sposi non pensano al loro futuro casalingo. Non vogliono piatti¸ bicchieri tanto mangiano fuori e non invitano mai nessuno se non nei ristoranti. Anzi soffrono nel vedere servizi di tè e caffè che vendono o riciclano come regali senza rimorso si disfano di regali di nozze anche di parenti stretti. Nella casa degli sposi non si vedono mai gli oggetti regalati che sono spariti. Conservare i regali inutili è un atteggiamento provinciale superato. Di fronte a certi regali anche fatti con il cuore non si prova nulla. Gli sposi non provano tristezza nel vendere dei regali di nozze anche se sono solenni ricordi dei nonni¸ degli zii. La malinconia è un sentimento antico¸ ignoto. Certe coppie si lamentano pure dei regali e li criticano apertamente considerandoli sgradevoli. e di poco valore. Gli sposi sono ostili verso regali di scarso valore e sono contrari al sentimentalismo. Molti sposi accolgono di malagrazia alcuni regali e si mostrano visibilmente contrariati¸  non sanno neppure fingere per buona educazione. Certi oggetti per loro non hanno valore¸ non sono importanti. Fanno rumore invece i pacchetti di viaggi regalati¸ il set da scii insomma tutto ciò che riguarda folli divertimenti liberi. Certi sposi accettano pure che alla sposa alcuni ragazzi amici regalino completi intimi sexy e intriganti. Guardano anzi con sguardo sardonico approvando. Sono irresistibili solo i regali che riguardano la sfera del divertimento. Gli altri regali sono pesi¸ seccature. Portachiavi anche d’oro risultano antipatici¸ vengono perduti. Molti regali sono respinti senza ritegno come fossero spazzatura. Gli sposi accettano ovviamente solo  grandi firme. Si fissano solo su oggetti firmati che accolgono con allegria anche se poi sono cose inutili. Ci sono sposi che stilano loro la lista dei regali da comprare in grossi centri commerciali e guarda caso non ci sono mai articoli per la casa ma telecamere¸ macchine fotografiche sofisticate¸  album di pelle per le fotografie¸ piumini ecc.  I regali della tradizione non sono apprezzati magari accolti con un sorriso falso vengono abbandonati. Nessuno si volge mai indietro per pensare a un ricordo suscitato da un regalo. Molti sposi pretendono doni in denaro con cui comprare cose di loro gradimento. Delle buste in denaro non resta nessuna traccia e alcuni sposi negano pure la cifra o fingono di non ricordare la cifra data da parenti e amici come contributo. Ora si punta sempre più su doni in denaro anche per comunioni e cresime. Una usanza barbara. Nessuno può più dire l’ora guardare l’orologio e ricordare che quello è il dono di nozze del nonno ormai defunto.

 

Ester Eroli

 

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