Ai nostri giorni la devozione popolare è scomparsa, stanchezza, delusione, disincanto, razionalismo, hanno minato le basi della credulità della gente. Ognuno si ritiene padrone di sé e sfugge all’idea di poter venire influenzato da alcune ridicole reliquie che possono essere pure false. In passato c’era un vero traffico di reliquie false. La gente si faceva prestare i soldi per comprare delle reliquie anche nel mercato clandestino. Il culto delle reliquie era un atto di fede, implicava fiducia, rispetto.
Il mondo moderno ha solo cambiato il tipo di reliquie. Ora si collezionano abiti, trattati come reliquie, gli armadi delle donne solitamente rigurgitano di abiti inutili, che poi vengono gettati o regalati senza compassione e pietà. Si collezionano cassette ad alto contenuto erotico o riviste pornografiche.
Ci sono poi quelli più raffinati e perversi che collezionano indumenti femminili. Molti arrivano a rubare la biancheria stesa al sole. I reggiseni, le mutandine sono divenute le nuove reliquie che non prevedono preghiere, ricerche, sospiri, suppliche.
Nuove reliquie hanno preso il posto di quelle vecchie, nuovi miti sorreggono la fantasia popolare. Nella lotta quotidiana non ci rendiamo conto che gli interessi più bassi hanno preso il posto di grandi ideali. In passato si rubavano le reliquie di santi per portarle al capezzale di un malato terminale auspicando una sua miracolosa guarigione, ora si collezionano oggetti appartenuti ai vip per puro piacere personale o addirittura biancheria intima fresca e trasparente.
E’ terribile constatare come tutto vada alla deriva. Un giorno forse avremo occasione di ricomporci e mostrare più raziocinio.
Ester Eroli