Riti pasquali nella regione dell’Iglesiente

Riti pasquali nella regione dell’IglesienteNella regione dell’Iglesiente, a duecento metri sul livello del mare, nella Sardegna sud occidentale, fra mura e torri medioevali, sorge Iglesias, famosa per il suo museo delle arti minerarie, infatti un tempo era un fiorente centro minerario. Il centro è famoso per la presenza della Arciconfraternita del Santo Monte che ogni anno organizza interessanti riti pasquali. La Arciconfraternita, attiva da cinque secoli, come riportano le cronache locali, in passato si occupava di assistenza ai condannati a morte e ai malati, attualmente si concentra sull’aiuto concreto ai bisognosi. I membri erano, specie in passato, quasi sempre appartenenti a famiglie importanti della zona, anche di origine nobiliare. Essa ha una particolare gerarchia, troviamo infatti il tesoriere, il conservatore, il vice conservatore, il segretario. I riti della settimana santa, le processioni, i misteri, le prediche, le benedizioni, le messe, l’adorazione del sepolcro, le devozioni, le processioni con l’Addolorata sono rimaste inalterate nel tempo, salvo qualche modifica di lieve entità. I membri della confraternita durante i riti indossano un lungo abito bianco, di origini spagnole, con cappuccio e visiera abbassata con due fori per gli occhi. I riti iniziano il martedì santo con la processione dei misteri, in cui vengono portati setti simulacri della passione di Cristo: orto degli ulivi, la cattura, la flagellazione, il calvario, la crocifissione, l’addolorata, il sepolcro. Le statue della processione sono grandi. Il mercoledì santo si procede alla benedizione e alla distribuzione alla popolazione di rami di ulivo e fiori di vario tipo. Il giovedì santo si assiste al rito del sacramento esposto per l’adorazione. Il venerdì santo viene realizzata una solenne processione nel centro storico. All’evento partecipano adulti e bambini, quest’ultimi vestiti come gli antichi flagellanti del Medioevo. Il suggestivo corteo si snoda per il centro con il rumore dei tamburi e il simulacro dell’addolorata. Durante il percorso vengono accese numerose torce nei muri per rischiarare il cammino. Cristo morto, una statua a grandezza naturale, viene portato all’interno di un baldacchino. Alla processione rievocativa partecipano i quattro quartieri del centro e tutti i rioni e le frazioni limitrofe.

 

Ester Eroli

 

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