Riunioni pre vacanze

Quando si avvicina il periodo delle ferie capita spesso che i dirigenti di molte aziende si scatenino. Nei giorni precedenti la partenza dei dipendenti per le sospirate ferie estive si organizzano seminari, corsi online, corsi in sede, estenuanti riunioni in presenza che si protraggono fino a ora tarda. Come se i dipendenti non avessero nulla da fare. Eppure prima di una partenza ci sono molte cose da sistemare, le piante, la casa, le valigie, la scorta di medicinali, i giocattoli dei bambini, le provviste per gli animali, le ricette mediche per gli anziani di casa. Tutta una serie di incombenze importanti come i biglietti, la benzina all’automobile se si viaggia con essa.

Invece accade che la segretaria del dirigente chiami a raduno i dipendenti con voce accattivante e amica, con gli occhi splendenti e raggianti.

I dipendenti, quelli rimasti, perché alcuni sono già in ferie perdendosi importanti questioni  e decisioni uniche, giungono alle riunioni esausti, con gli occhi assonnati, stanchi e un po’ spaventati i e a stento seguono fredde disquisizioni su  i nuovi assetti. Molti fingono di essere attenti. La maggior parte sono all’oscuro dei nuovi maneggi e ignorano quello che li attende in autunno. Guardano con occhi stupiti senza capire quello che accade intorno a loro.

Il dirigente compare con la sua faccia abbronzata di idiota e detta senza ritegno i nuovi assetti spinto dalla superbia e altezzosità. Con aria di godimento annuncia i nuovi avanzamenti di livello previsti. I dipendenti si fanno in quattro per capire ma la stanchezza genera confusione e distacco. Sentono parlare in sottofondo ma non ascoltano. Il caldo afoso imperversa, l’acqua messa nei bicchieri di cristallo nella sala riunioni non soddisfa. Ci vorrebbe qualcosa di più incisivo. Il dirigente non ha fretta di concludere e si dilunga in disquisizioni inutili. Gesticola e poggia le mani sul tavolo della riunione perfettamente lustro. Il suo discorso sembra non avere fine. Le cose dette sembrano gravi. L’unica nota positiva è il sorriso sulle labbra della segretaria elegante che si gode il momento di notorietà.

Nel cervello dei dipendenti sopravvive solo qualche frase carpita qua e là. Verso l’estate le riunioni si intensificano per rimarcare il proprio potere, per tenere in pugno sotto scacco i dipendenti. Alcuni vengono gentilmente invitati a rinunciare ad alcuni giorni di ferie. Altri a tornare prima dalle ferie. Alcuni vengono rimproverati di aver preso troppe ferie.

Nei dipendenti sopravvive sempre quel senso di fallimento che accompagna anche le ferie. Si sentono falliti in modo sbagliato, visto che non meritano tanto scempio.

 

Ester Eroli

 

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