Rocca santo Stefano

Nell’ambito della città metropolitana di Roma troviamo questo borgo situato in zona collinare, la sua altitudine si attesta sui seicento metri sul livello del mare. Il primo popolo a colonizzare la fertile zona fu quello italico degli Equi. Furono loro a dare vita a nuovi insediamenti rispetto al nucleo centrale. Successivamente il borgo si sviluppò intorno al castello principale. All’epoca medievale risalgono le mura fortificate. La zona fu annessa poi al monastero di Subiaco. Successivamente fu amministrata dalla famiglia nobiliare dei Ceci, conti famosi. Furono loro a dare nome al paese. Molte furono le ribellioni della popolazione contro il loro potere accentratore e dispotico.

La chiesa più importante è quella di santo Stefano molto antica. Un documento del 594 dc. attesta la presenza in questa sede di una comunità cristiana  numerosa. La chiesa dedicata al protomartire possiede alle pareti affreschi del 500 di grande valore. Alcuni sono stati nel tempo sottoposti a intensi restauri che hanno ridato splendore.

Altre chiese del borgo sono santa Maria Assunta, san Sebastiano, sant’antonio da padova. Il borgo è noto anche per la compagnia teatrale le maschere.

Nella vicina Camerata ogni anno si svolge in inverno la sagra della braciola giunta alla sua sessantunesima edizione. La sagra rievoca l’incendio del 9 gennaio del 1859 che distrusse il borgo parzialmente. La sagra è organizzata dalla pro loco e pone in primo piano il prodotto locale ossia il castrato di pecora. Durante la festa avvengono esibizioni musicali anche da vivo e rappresentazioni di antichi mestieri ormai scomparsi, un chiaro intento didattico verso i giovani che ignorano l’esistenza di alcune attività importanti nel passato.

 

Ester Eroli

 

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