Salpingectomia

La salpingectomia non è altro che la rimozione di una o di entrambe le tube di Falloppio del sistema riproduttivo femminile. Si tratta di una tecnica usata per ragioni terapeutiche e anche contraccettive. E’ più efficace della legatura delle tube ed è permanente, nel caso si temano ripensamenti è meglio pensare a una banca del seme o a una fecondazione in vitro. L’intervento riguarda gli organi cavi dove si raccolgono le cellule uovo. si fa nei casi gravi di endometrosi, o di cancro. Si usa in modo preventivo per mutazioni congenite e genetiche. L’operazione può essere monolaterale e bilaterale e può essere accompagnata da altri interventi.

L’intervento richiede una preparazione specifica, visto che si fa in anestesia generale e vuole un ricovero di un giorno  e può avere ripercussioni sulla fertilità, come digiuno, visita medica accurata, analisi di sangue e urine, elettrocardiogramma, storia clinica del soggetto, colloquio medico, pulizia intestinale.

Le conseguenze possono essere infiammazioni, tempi di recupero lunghi, reazione allergica, infertilità, sanguinamento, infezione, coaguli, problemi a nervi e vasi sanguigni.

L’operazione condotta dal ginecologo  è di due tipi, addominale che richiede una incisione di un centimetro in sede addominale e riparazione dei muscoli addominali, punti di sutura e bendaggio, che è più rischiosa, e l’altra detta laporoscopica caratterizzata da tre piccole incisioni all’addome e dall’uso di strumenti chirurgici come il laparoscopio.  Questa non prevede grandi incisioni anche se richiede sempre punti di sutura e bendaggio, è quella meno invasiva, che richiede meno tempi di ricovero e di recupero. La scelta dipende dallo stato di salute della paziente.  L’operazione si svolge in due fasi anestesia e asportazione. Dopo l’operazione è meglio evitare alcol e fumo, aspirine, evitare sforzi, sport pesanti. Per evitare trombosi venose meglio camminare, fare la doccia invece che il bagno in vasca, rilassarsi. In alcuni casi si usa la flebo, il catetere, il drenaggio e gli antidolorifici in quanto l’intervento prevede mal di testa, confusione, dolore. I punti si tolgono dopo cinque sette giorni circa.

Negli ultimi tempi i rischi connessi all’operazione si sono ridotti grazie all’intervento dei robot.

 

Ester Eroli

 

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