Santa Silvia

Il 3 Novembre, giorno del suo trapasso, il calendario ricorda santa Silvia. Il papa Gregorio Magno creò ben sei monasteri in Sicilia forse utilizzando i possedimenti della madre santa Silvia che secondo la tradizione era di origini siciliane. Secondo un’altra fonte lei invece era nata  a Roma nel 520 da una modesta famiglia di origini nobiliari appartenente alla gens Octavia. Aveva due sorelle Emiliana e Tarsilia divenute anche esse sante.

Silvia sposò il senatore romano Gordiano di famiglia nobile, da cui ebbe due figli, il primo dei quali divenne papa con il nome di Gregorio Magno. Dell’altro figlio si ignora tutto. Fu lei ad avviare il figlio alla vita monastica secondo la regola benedettina.

Nel 573, dopo la morte del padre, Gregorio trasformò la sua casa romana in monastero. Sua madre, che aveva sempre abitato sul colle Celio, dove ora si trova la chiesa di san Gregorio, si ritirò sull’Aventino per fare una vita ritirata dedita alla meditazione e alla preghiera e alla lettura dei salmi, oltre che alla elemosina e alla assistenza di poveri e oppressi. Anche lei seguì la regola di san Benedetto.

Silvia distribuiva sempre pasti ai poveri e mandava sempre al figlio dei legumi sapendo che lui faceva lunghi digiuni. San Gregorio dava sempre il proprio pasto ai poveri.

Un oratorio dedicato a Silvia pare sorgesse presso la chiesa di san Saba a Roma. Gregorio fondò la chiesa di sant’Andrea e proprio lì fu sepolta sua madre. A Silvia è stata dedicata una chiesa al portuense a Roma.

Silvia viene raffigurata con l’abito monacale, che prese rimasta vedova, e un libro di Salmi aperto davanti.

 

Ester Eroli

 

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