Sant’Agnello

Sant’AgnelloIl piccolo Agnello era nato a Napoli intorno al 535 dc. I suoi genitori erano dei nobili nativi di Siracusa. La madre essendo sterile aveva chiesto l’intercessione della Madonna. Dopo la nascita aveva portato il piccolo di pochi mesi davanti alla statua della vergine e si dice che lì si compì il primo miracolo, il piccolo esclamò con tutto il fiato che aveva in gola ave Maria. Sul luogo del miracolo è sorta una chiesa. All’inizio si dedicò alla preghiera, alla vita eremitica, all’aiuto dei bisognosi. Le vite dei santi parlano di una vita ascetica vissuta lontano dalle tentazioni terrene del mondo. Rifiutava la civiltà, l’agio per vivere in modo spartano. Dopo la morte dei genitori vendette ogni cosa per aprire un ospedale per la cura dei malati cronici e l’ospedale prese il suo nome. Si narra che difese Napoli dall’assalto dei longobardi. Visse per anni isolato e tornò alla vita di Napoli solo dopo la visione della Madonna che lo esortava a tornare. La sua fama di santo si era diffusa, operava molti miracoli e prodigi. Visse molti anni a Napoli in un monastero che seguiva la regola di san Basilio, e poi ne divenne abate. Il suo culto si diffuse in seguito alla guarigione di un suddiacono napoletano che per gratitudine ne narrò la storia. Gli si attribuiscono molte guarigioni miracolose e la difesa di Sorrento e Napoli dall’assedio saraceno. Morì a 61 anni il 14 dicembre 596. Napoli infatti lo festeggia come compatrono il 14 dicembre. I suoi funerali furono funerali di stato. Nel XV secolo il culto si diffuse soprattutto nella provincia di Napoli, nel Cilento in particolare. Nel 1500 era noto in tutta la penisola italiana specialmente come taumaturgo. In suo onore venne eretta una statua e creata una confraternita. Il santo è conosciuto anche a Amsterdam e in America.

 

Ester Eroli

 

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