Santuario di Vallepietra

Sul monte Autore nel Lazio troviamo il santuario di Vallepietra. Dopo la pentecoste in questo luogo si svolge la festa della santissima trinità che raccoglie molti pellegrini e monaci eremiti.

In questo luogo durante la festa si svolgono antichi rituali come il pianto delle zitelle. Si tratta di una lauda sacra inventata nel seicento da  un abate molto attivo sul territorio. La lauda veniva recitata e cantata solitamente all’alba ma dopo si sono prediletti anche altri momenti della giornata.

Le ragazze nubili facevano processioni con in mano rami di pino, al ricordo della antica processione pagana dedicata a Bacco e Cibele che includeva riti di procreazione e fertilità. I canti erano vere e proprie lamentazioni. Le vergini di solito, con l’avvento del cristianesimo, si mostravano piangenti per cristo morto.

All’aperto spesso si mettevano in scena le laudi, a partire dal periodo medievale in un linguaggio arcaico, come avveniva del resto nel mezzogiorno di Italia.

Il palcoscenico delle rappresentazioni era il sagrato del santuario. Durante al processione di sole donne si cantava e le vergini non sposate indossavano abiti bianchi. Ora le processioni sono aperte anche ai maschi. Di solito la rievocazione della passione era accompagnata da una processione con gli stendardi della confraternita.

Nelle scene della passione la zitella vincitrice canta sola con in mano un oggetto che ricorda il mistero cantato. Il canto del miserere per ricordare la morte di Cristo ha un prologo. Gli uomini durante la cerimonia hanno un saio bianco. Una donna piangente raffigura  e rappresenta la vergine maria addolorata che segue la passione del figlio.

Alla fine ci sono canti corali di gruppo.

 

Ester Eroli

 

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