Senigallia

Senigallia è stata definita dal poeta Carducci la spiaggia di velluto. È facilmente raggiungibile per la sua ottima posizione geografica. La sua origine risale al tempo dei Galli che stabilitisi sulle sponde dell’adriatico, la chiamarono Sena. Secondo alcuni fonti storiche la cittadina fu fondata dagli etruschi. Un’antica leggenda affida la sua nascita a Brenno condottiero dei Galli. Anche i Celti hanno lasciato profonde tracce  nelle tombe, nei toponimi  e dialetti. Poi la città divenne colonia romana, la prima sull’Adriatico, centro militare per il controllo delle tribù galliche. Non ci sono molti resti archeologici perché il materiale veniva riutilizzato per costruire altri edifici, tombe. Ecc abbandonano le citazioni nei libri antichi.

Nel centro troviamo la rocca che è stata più volte ristrutturata, sorge sulle fondamenta di una torre romana difensiva. La costruzione è stata voluta da Giovanni della rovere, signore della città che affidò i lavori a Laurana, per combattere l’invasione turca . Di forma quadrilatera, aveva in passato un ponte levatoio, con ai lati torrioni circolari di dimensioni diseguali, è opera di  Pontelli, succeduto al Laurana. Il cortile è tipicamente quattrocentesco ed ha un pozzetto decentrato con la cisterna ristrutturato nel rinascimento. Lo stato pontificio prese possesso della rocca e ne fece un carcere. I due piani della struttura sono collegati da una bella scala a chiocciola. Nell’appartamento ducale le porte sono incorniciate con motivi. Dalla terrazza si può ammirare il panorama. Di fronte alla rocca il palazzo del duca, residenza dei della Rovere dal 1550, è famoso per il suo soffitto a cassettoni attribuito ai fratelli Zuccari marchigiani. Sul lato nord della piazza si può ammirare il palazzo Baviera del 400, residenza di Giacomo Baviera funzionario e parente dei della Rovere. Gli stucchi della prima sala riproducono scene del vecchio testamento. Nella terza sala, la più grande, sono raffigurate scene dell’Iliade. La storia di Roma è presente nella quinta sala. Nel cortile interno vi è un pozzetto del 400. Di fronte al palazzo si trova la fontana del duca, in origine la fontana era corredata da quattro anatre sostituite da leoni in ghisa. Il foro annonario fu terminato nel 1837 dall’architetto Ghinelli. È una piazza semicircolare con il porticato. Sul lungofiume si estendono i portici Ercolani in onore di un monsignore sovrintendente dei lavori. Il palazzo comunale sorge su piazza Roma, costruito nel 600. La facciata in laterizi è impreziosita da arcate, la sala consiliare è in stile settecentesco. Molte tele si trovano nell’anticamera del sindaco. A destra del comune si trova la chiesa della croce, un tempo oratorio della confraternita della croce.

I palazzi più belli sono palazzo Fagnani in stile rinascimentale, le finestre sono incorniciate da marmo bianco d’Istria, quelle del secondo piano hanno timpani triangolari e semicircolari. Palazzo mastai casa natale di Pio IX. Sul portale troviamo lo stemma della famiglia. Il salone di rappresentanza ha tele raffiguranti episodi biblici e sibille. Ci sono opere di Anastasi come il ratto delle sabine, Assuero e la regina Ester. Nella cappella gentilizia troviamo una madonna del Sansoferrato. Gli arredi sono specchi, vasi cinesi e giapponesi di grande valore artistico. Attenzione merita la poltrona dorata, e il tavolo raffigurante un torneo del medievale. Il palazzo è sede del centro cattolico di cultura che pubblica la rivista Sestante della biblioteca diocesana.

La chiesa di san Martino ospita una tela di simone da Pesaro, famoso incisore e una tela del Guercino. Tra le piazze la più bella è piazza Garibaldi che trae origine dalla lottizzazione relativa al piano di ampliamento del papa Benedetto XIV. Il duomo ha avuto la sua sistemazione nel 700.dedicato a san Pietro di cui si conservano le reliquie. La facciata è in stile neoclassico. La seconda cappella è dedicata a san Francesco raffigurato in una pala di Sciacca. Vicino alla cattedrale c’è il palazzo vescovile in stile neoclassico con la pinacoteca. Il convento e la chiesa delle grazie a tre km dal centro fu fatta erigere da Giovanni della Rovere per adempiere a un voto. Nel convento si trova il museo di storia della mezzadria. Senigallia attira molti visitatori in occasione di una fiera che ha origini antiche e che contribui all’ampliamento della città.

 

Ester Eroli

 

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