Sidonio

Sidonio era un nobile romano nato nel 430  molto ricco e benestante, noto funzionario dell’impero. Era nato in Gallia, nella zona dell’attuale Lione, discendente di una famiglia gallo-romana di rango senatorio. Suo padre aveva un incarico importante era prefetto del pretorio, e vantava molte conoscenze influenti.

Sidonio studia sotto la guida del celebre maestro Eusebio, e contemporaneamente prende lezioni da un monaco che avrà una grande influenza su di lui. Si interessa di filosofia, di filologia e studia il greco. Le sue prime occupazioni sono  amministrative. Faceva la spola con Roma. A Roma ha l’incarico di amministratore del grano dell’urbe.

Si dedica con dedizione alla storia, alla poesia scrive poesie e poemetti.

Dopo aver preso i voti gli fu offerta la carica di vescovo di Alvernia che svolge con grande impegno e dedizione. Diventa attivo contro l’assalto dei barbari e in particolare dei Visigoti. Venne anche imprigionato per questo e poi rilasciato. La chiesa lo celebra come santo il 21 agosto giorno della sua morte avvenuta nel lontano 486.

Di lui ci restano l’epistolario in nove libri in stile simile a quello di Plinio il giovane, e i Carmina una raccolta di poesie e poemi pubblicata nel 470 che sono stati tradotti in più lingue.

La storia di questo santo è simile a quella di altri. Molti sono i santi che appartenevano a famiglie ricche e con il disgusto per la ricchezza si allontanano dalla vita materiale per lasciare spazio a una vita più spirituale meno terrena. Pensiamo a san Francesco e inoltre molti sono i santi poeti e scrittori segno evidente che il lavorio interiore è preludio di una creatività brillante.

 

Ester Eroli

 

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