Simone nacque a Parigi nel 1908 e morì nella stessa città nel 1986, è sepolta nel cimitero monumentale di Montparnasse accanto al suo compagno Sartre morto nel 1980 a cui era legata da una vera stima intellettuale. Laureata in filosofia nel 1929 con una tesi su Leibniz insegnò subito a Marsiglia e poi in un liceo parigino. I molti viaggi per il mondo che contribuirono alla sua formazione li fece con Sartre conosciuto alla università. Molto forte fu il suo interesse per la letteratura e molti furono gli scrittori da lei amati come Proust. Il suo primo romanzo fu l’invitata del 1943, cui segui il sangue degli altri del 1945. Il secondo sesso usci nel 1949. Scrissi contemporaneamente saggi e raccolte di racconti anche autobiografici. Una morte dolcissima del 1964 ricalca la morte della madre. I saggi migliori sono bruciare Sade e la terza età dove analizza la vecchiaia vista solo con una età biologica non come un tempo utile e maturo. Alla morte si Sartre gli dedicò la cerimonia degli adii.
Conosciuta nel mondo tenne anche conferenze in America e noti sono i suoi viaggi politici in Cina, Cuba, Russia.
Nei suoi scritti spesso descrive la società borghese con le sue falsità e ipocrisie, segno evidente dell’influsso che il suo ambiente da sempre esercitò su di lei. Simone fu una donna battagliera, femminista, contraria al capitalismo, al matrimonio borghese e alle convenzioni sociali.
Nel 1967 scrisse una donna spezzata, una raccolta di tre racconti di donne il cui filo conduttore è l’abbandono. Sono donne borghesi degli anni sessanta che vivono con il rovello interiore di non avere un ruolo preciso se non quello di donne che vivono di luce riflessa dell’uomo. Sono donne tradite, che hanno un rapporto fallimentare con i figli, che hanno matrimoni finiti alle spalle.
Simone è stata per i suoi tempi una donna ribelle e rivoluzionaria ma diciamo che ha intuito e aperto le porte al futuro. Lei ha aperto la strada a un sapere moderno, più maturo e consapevole.
Ester Eroli