Solarium

Nel nostro tempo la vanità ha preso il sopravvento in modo pauroso. A un certo punto sembra veramente che conti solo il look, solo l’apparire. Le persone con dei difetti vengono respinte, umiliate, persino picchiate come se fosse colpa loro non avere un aspetto molto attraente. Ci sono persone che non danno fastidio a nessuno,  come del resto si conviene a questa società e che vengono maltrattate.

Molte persone schiave dell’abbronzatura, che considerano necessaria per un miglioramento estetico,  ricorrono sempre più spesso a lampade solari, docce solari. Persino le donne incinte, le spose si servono delle lampade solari per avere un colorito uniforme e ambrato. Moti per non dover andare sempre nei negozi preposti si sono comprati le lampade e le usano spesso in casa come nulla fosse. Adolescenti, bambine ricorrono alle lampade sempre più spesso. In verità bisognerebbe seguire delle regole base, proteggersi, scegliere giusti filtri, sentire il parere del proprio dermatologo.

L’uso eccessivo di lampade solari con raggi ultravioletti  produce macchie scure, eritemi, melanomi, invecchiamento cellulare della pelle, della cute, riduzione drastica delle difese immunitarie, assuefazioni . All’inizio si praticava solo alla fine dell’estate per prolungare l’abbronzatura estiva ora si usa in tutte le stagioni. Il dramma è che si frequentano strutture incompetenti.

Siccome poi ci si abbronza in un luogo chiuso bisognerebbe proteggere la pelle con potenti filtri come creme, pomate, specialmente idratanti.  per evitare ustioni gravi. In commercio ci sono molti prodotti adatti e testati scientificamente.

La lampada dovrebbe essere vietata in gravidanza, nel caso di malattie particolati, ai minorenni e agli anziani, alle persone chiare e dovrebbe essere fatta con poca frequenza massimo due volte a settimana. L’uso prolungato può causare bruciore, prurito, macchie. Lo smog delle città accentua certe reazioni. Per fortuna esistono degli spray che aiutano la pelle abbronzata.

La cosa strana è che chi fa uso di lampade difficilmente lo ammette, di solito mente, dice di aver preso il sole in montagna, al mare quando magari la stagione è piovosa. Ovviamente non sono credibili. Non si capisce come considerano normale usare la lampada e poi non lo dicono come se si vergognassero o sapessero che è una cosa da non fare.

Negli uffici c’è una vera e propria gara alla abbronzatura perfetta che è indice di distinzione, quasi uno status simbol ma nessuno ammette di essere andato in un solarium. Giustificano il loro colorito come una abbronzatura naturale acquisita in vacanza in posti magnifici che solo loro ovviamente possono permettersi.

Ester Eroli

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