Un sostanziale cambiamento

Un sostanziale cambiamentoIn passato, nei secoli passati, erano poche le donne che lavoravano, che erano impegnate nel sociale. La maggior parte, specie nei ceti medio-bassi, delle donne si realizzava nel matrimonio. Il ruolo della donna, istituzionalizzato anche dalla letteratura, era quello tradizionale di moglie devota e madre. Molte ragazze del passato cercavano quindi, non avendo possibilità di realizzarsi in altro modo, di migliorarsi attraverso un matrimonio vantaggioso. Cercavano quello che sulla piazza era giudicato un buon partito. Spesso sposavano uomini anziani che non amavano pur di mutare status sociale. Si immergevano nella realtà familiare totalmente, e si caricano di tutti gli obblighi familiari più importanti. Si rassegnavano senza ribellioni a una vita monotona all’ombra del marito. La società riconosceva questo ruolo fondamentale. Tutte le donne si occupavano a tempo pieno della educazione della prole, incapaci alcune volte a gestire gli aspetti economici del rapporto coniugale. Le donne si limitavano ad ascoltare, piene di comprensione, i suggerimenti prima del padre poi del marito. I tempi sono cambiati. Ai nostri giorni saltano agli occhi della gente alcuni casi di giovani che mirano a sistemarsi con donne benestanti e con tutte le carte in regola. La situazione sembra essersi capovolta. Ci sono giovani bellimbusti, disoccupati, nullafacenti che mirano a vivere alle spalle delle compagne. Le donne lavorano in casa e fuori, organizzano tutto e loro fingono talvolta di lavorare, pur non avendo nessuna voglia. Molte ragazze lavoratrici che hanno un buon posto sono corteggiate da molti ragazzi pieni di fascino, misteriosi e intriganti . Spesso però l’apparenza inganna. Sono ragazzi che fanno buona impressione, che vestono all’ultima moda, che sostengono lo sguardo, ma che sono maliziosi, privi di innocenza . Ragazze arrivate professionalmente diventano oggetto di complimenti che suonano falsi, di mosse strategiche, di tentativi di seduzione che strappano il cuore, di caparbie strategie. Sono ragazzi che non amano, che non provano gelosia, ma che sono molti scrupolosi nel far valere i loro diritti coniugali nel caso di nozze con la ragazza prescelta. Spesso sono arroganti, presuntuosi, pieni di disprezzo, ma disposti a pianificare la loro vita per proprio personale tornaconto. Dopo poi alcuni anni di matrimonio riprendono la vita di sempre fatta di cene con amici e avventure erotiche. Conquistano con la sensualità la ragazza inesperta e poi tornano alla vita di sempre fatta di bagordi e feste. Con la moglie, compagna spesso si comportano male, le si rivolgono con tono canzonatorio. Dopo le nozze il comportamento inevitabilmente cambia, alcune volta anche in fretta . Alcuni sono indifferenti, incuranti altri magari per quieto vivere si mostrano generosi e fanno dei regali alla compagna. Questi uomini sposati mancano di rispetto, appaiono scaltri e distaccati, irrequieti, incapaci di rinunciare alla loro esistenza spensierata . Alcuni furbi, cinici, fingono di adulare la moglie con commenti brillanti che suonano ad orecchie esperte come sacrilegi privi di sincerità . Le donne pagano per prime le conseguenze di una scelta sbagliata e sono costrette a subire occhiate gelide e beffarde da parte di questi ragazzi viziati e vanitosi, attenti solo ai soldi. In questo gioco complicato per le donne all’indignazione, subentra la costernazione e poi la rassegnazione, l’assenza totale di fiducia. Solo la nascita di un figlio spesso responsabilizza questi giovani. Le donne dovrebbero comprendere che non serve lasciarsi abbagliare dalla bellezza inusuale e dal fascino e dovrebbero stare più attente ai singoli dettagli. La dignità deve essere messa in primo piano. Spesso le donne non sanno distinguere, non sanno capire il proprio animo e nella pratica si lasciano conquistare da uomini sbagliati. Nell’insicurezza gli uomini dovrebbero essere un saldo rifugio. L’uomo giusto è quello spontaneo e protettivo non quello dai modi gentili e educati assunti solo per confondere le idee.

 

Ester Eroli

 

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