Spiagge separate a Trieste

Nella città di Trieste nel cuore stesso della città si trova una spiaggia molto particolare che non si trova nel resto d’Europa. Si tratta di una spiaggia  divisa da entrate separate per uomini e donne. Le donne entrano a sinistra e possono portare con loro bambini maschi figli fino a undici anni di età ma non più grandi. La spiaggia al tempo del dominio austriaco era chiamata pidocchio perché i miliari andavano a ripulirsi, a spidocchiarsi nel gergo, nel mare. Dopo venne anche chiamata cozza per via della pesca delle cozze. Ora si chiama la lanterna come lo stabilimento balneare che è sorto. Le docce e le cabine sono divise per uomini e donne e nel reparto donne ci sono le bagnine. Il divisorio è un muro bianco alto  tre metri e lungo 74 metri.

La divisione avvenne nell’ottocento, all’inizio con uno steccato. Il muro venne costruito nel 1903. Nel 1959 il muro è stato rifatto e allungato. Si entra con un biglietto automatico che va timbrato come su un tram. All’ingresso vi è un bar valido per ambo i sessi.  La zona in mare è delimitata dalle boe bianche attraverso le quali uomini e donne si possono parlare.

Alcuni triestini avevano avanzato l’ipotesi di abbattere il muro, ma molti si sono  opposti in quanto fa parte della tradizione locale ed è una attrazione turistica.

Nello stabilimento le donne in circolo parlano liberamente, gli uomini sono contenti di parlare di sport e politica.

 

Ester Eroli

 

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