Tahar Ben Jelloun

Lo scrittore, poeta, saggista marocchino è nato il primo dicembre 1944 da una agiata famiglia borghese. Dopo gli studi filosofici a Rabat è stato docente di filosofia. Nel 1971 è stato costretto a emigrare in Francia. In Francia è iniziata la sua attività letteraria. Ha cominciato scrivendo poesie in francese, ottenendo diversi premi e riconoscimenti e scrivendo sulle Le Monde.  A Parigi ha ottenuto vari premi e un successo importante grazie a romanzi come Amori stregati, la reclusione solitaria. Ha ottenuto anche il premio letterario internazionale Tomasi di Lampedusa e il prestigioso premio Apollinaire.

Successivamente nei suoi scritti si è occupato di varie tematiche come immigrazione, razzismo, psicoterapia, periferie, condizione femminile, psicologia di massa, sociologia urbana, prediligendo sempre la lingua francese. E’ uno scrittore che si mostra molto vicino alla sensibilità europea.

L’autore ha però raggiunto la piena maturità creativa con il romanzo singolare Creatura di sabbia. E’ la strana storia ambientata in Marocco di una ragazza nata dopo sette sorelle che viene spacciata dalla nascita dal padre come un maschio e costretta a vivere come maschio. Il padre teme che in assenza di un erede maschio debba dividere l’eredità con i fratelli. La ragazza è costretta a una identità inventata, a una metamorfosi coatta. I condizionamenti minano la sua stabilità emotiva. Ossessioni e turbamenti minano la sua adolescenza. In gioventù sposa una sua cugina malata. Il racconto segue le pagine del diario del protagonista ormai entrato nei panni di un uomo. All’inizio il protagonista si sente un privilegiato, amato e servito dalla sorelle, rispettato dalla società. Poi con i primi turbamenti sessuali saltano le sue convinzioni. Allora decide di fuggire  ma non troverà pace da nessuna parte. La società con i suoi pregiudizi a fatto strazio di lui.

La vicenda è trattata con sofisticata maestria. Pur non volendo essere un libro denuncia getta una luce sinistra sulla condizione della donna nei paesi del nord Africa dove la donna è schiava di convenzioni sociali e tabù. Il protagonista si dilegua consumato da conflitti interiori, sensi di colpa, atti di ribellione. Il narratore cerca spesso la complicità del lettore.

 

Ester Eroli

 

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