I giovani mostrano una spiccata propensione per i viaggi, anche lontani. Si avventurano in regioni inospitali, in zone desertiche, impervie. Hanno simpatia per viaggi estremi, ai confini della terra. Si avventurano furtivi, pieni di curiosità, senza paure e pudori. Non sono timorosi, ma attenti e spavaldi. Amano camminare a testa china fra i ghiacciai, tuffarsi nei laghi gelidi, nei mari come bambini curiosi. Amano le emozioni, le visioni nitide, la semplicità di certi popoli.
I giovani di solito fanno tanti viaggi, numerosi. Rapidamente si portano da un capo all’altro del mondo, scendono da un aereo per salire su una nave. Si mostrano docili, pazienti nei confronti della natura che qualche volta può essere addirittura crudele e traditrice. Senza mezzi termini i giovani amano il rischio. Li risolleva solo l’idea di un viaggio.
Spesso fanno viaggi pericolosi, senza precedenti per introdurre il brivido . Fanno viaggi per essere liberi, per risanare lo spirito, per curiosità , per avere ricordi felici. Viaggiano soli e in gruppo e si adattano a tutto con disinvoltura. A casa invece sono ostinatamente esigenti. Spesso fanno viaggi in zone ostili e corrono il rischio di precipitare, di morire. Non se ne curano, sembrano guariti da ogni male quando viaggiano.
Si assentano da casa per le ricorrenze, per i compleanni, per natale dimentichi di tutto e di tutti. La vita degli altri componenti della famiglia sembra non li riguardi. Non partecipano a funerali, battesimi, feste perché in viaggio.
Alcuni viaggi spesso sono inutili, inconsistenti e li lasciano con l’amaro in bocca.
I giovani dovrebbero imparare a viaggiare rispettando anche gli altri e ogni tanto potrebbero fare anche un viaggio più breve in compagnia degli anziani genitori o zii o cugini piccoli. I viaggi in compagnia dei cari valgono più di quelli costosi e solitari.