Teofania

Molti, sia cattolici che non, confondono la epifania con la teofania. Sono parole derivate entrambe dal greco antico e significano in modo approssimativo manifestazione di dio in forma sensibile.

In verità mentre la epifania è una manifestazione metaforica, concettuale di dio in terra, la teofania è una manifestazione di dio attraverso un incontro personale che sia apparizione o visione. Ci sono apparizioni dirette in cui la persona vede un essere soprannaturale, e indirette che sono quelle descritte e raccontate nelle sacre scritture.

Ci sono poi le apparizioni primarie che sono quelle di gesù e della madonna che appaiono in carne ed ossa e quelle secondarie dove appaiono delle sagome di santi, angeli che hanno la forma del corpo ma si vede che esso è inconsistente. In questo caso tra le secondarie si annoverano apparizioni di nubi, nuvole, fuoco e ascolto di voci.

La apparizione classica di solito viene percepita in modo sensibile con tutti e cinque i sensi. Sono fenomeni di natura che molti dicono di avere avuto a prescindere dal credo religioso.

Nel vangelo si parla spesso di apparizioni, Cristo stesso appare dopo la morte e sul monte Tabor appare Elia e Mosè. Nel vecchio testamento si parla di visioni di angeli, di spirito sotto forma di colomba e di fuoco. Lo spirito santo si manifesta sotto forma di corporeità.

Molti che hanno avuto un parente morto a cui erano particolarmente attaccati, come un figlio, dicono di averli visti in forma incorporea sotto forma di nube grigia o in forma corporea ma evanescente come una sagoma di un manichino.

 

Ester Eroli

 

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