Tindari (ME)

La cittadina di Tindari in provincia di Messina, su un promontorio,  prende il nome dal re spartano, tindaro era un personaggio mitologico. Secondo la leggenda in questa terra Ulisse prese il dono del vento.  Ne sono testimonianza la simbologia presente sulle monete ritrovate. Questa era una zona dove stava la zecca di stato greca e romana.  Cicerone stesso la definì città nobilissima. Quasimodo dedicò a lei una poesia di grande fascino dal titolo Vento a Tindari.  Troviamo tracce nel sito della dominazione araba e greca, come mostrano i resti del teatro greco e le mura che sono crollate in mare in seguito a delle frane.  La religiosità popolare trova da queste parti di che nutrirsi data la presenza su un monte del santuario di santa Maria. Chiesa ricostruita nel 500 dopo l’assalto dei pirati, grazie alle offerte numerose dei fedeli. Il santuario, data l’esigenza del divino insita nell’uomo, è meta di pellegrinaggi, soprattutto a piedi perché il silenzio ispira la preghiera e induce alla meditazione.

Il santuario del 500 ha le volte affrescate in stile ottocentesco che mostrano il trionfo  della vergine, sant’Agata, santa Lucia e Teresa. In esse è descritta la leggenda dell’arrivo dell’immagine della vergine in questo luogo.

Secondo la leggenda una nave fece scalo in questa costa e perdette una cassa con dentro la statua lignea della madonna della neve che fu ritrovata dagli abitanti del posto sotto la sabbia, nella laguna. La nave ripartì senza la madonna nera. Fu rinvenuta per miracolo sulla spiaggia e portata solennemente in processione dai pescatori. Si volle costruire una chiesa a lei dedicata sull’acropoli greca, nel punto più alto e panoramico. Ancora oggi si fa una processione fino alla collina del santuario. Il santuario è stato ampliato, con l’aggiunta di altri altari. Il nuovo santuario ha l’icona della Madonna che spesso viene prestata per fare il giro delle varie chiese d’Italia,  icone simili si trovano anche in altre città.

Il santuario, che attira milioni di pellegrini, è anche parrocchia locale, e viene utilizzato per celebrare nozze e battesimi. I neonati vengono portati appena nati per garantire una protezione. Sono presenti molti ex voto, prova di miracoli avvenuti che si trovano nella segreteria del santuario . E’ stata avanzata l’ipotesi anche di erigere un nuovo e spazioso santuario. La festa principale è quella del 7 settembre, quando le messe vengono celebrate fino a tarda sera. Anche Giovanni Paolo II ha visitato questo luogo sacro.

Rinomata è Radio Tindari che fa capo alla diocesi di Patti, realizzata per volontà del vescovo locale.

 

Ester Eroli

 

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