Trichinosi

La trichinosi causata da un agente detto trichinella spiralis  è una infezione che ha avuto in passato una diffusione mondiale, concentrata soprattutto negli Stati Uniti e in Europa. I sintomi sono evidenti: irritazione intestinale, dolori muscolari, febbre che può arrivare a 39 gradi, nausea, crampi e diarrea cronica specie all’inizio, edema facciale, cefalea, emorragie, dolori oculari, difficoltà di deglutizione, infiammazione organi, debolezza, gonfiore del viso, irritazioni cutanee, ipersensibilità alla luce, alterazione del ritmo cardiaco, convulsioni, problemi respiratori, stanchezza . All’inizio i sintomi possono essere lievi e poi ci complicano infatti si può arrivare in casi particolari al decesso. Per combattere il male di solto si usa il mebendazolo.

Le origini della malattia sono legate alle aree geografiche e alla genetica. Molto dipende se si assumono carni di maiale  e derivati di animali selvatici infetti poco cotte come orsi e cinghiali. Le larve si introducono nell’intestino tenue e nel sistema linfatico e nelle cellule dei muscoli. I maschi muoiono subito le femmine depongono le uova e poi muoiono. Le larve vivono nei muscoli animali e non muoiono se la carne viene affumicata, salata, o cotta la micronde. Alcuni animali sono portatori sani come i suini specie quelli allevati con rifiuti crudi e in scarse condizioni igieniche. Le larve invadono i tessuti.

La malattia si scopre con l’analisi del sangue non delle feci ed ha una incubazione di circa tre mesi. Spesso si risolve tutto in quattro settimane circa. Di solito i pazienti sono sottoposti a test sierologici e biopsia.

Le complicazioni della malattia sono numerose: disturbi visivi e uditivi, pleurite, meningite, problemi neurologici, complicazioni cardiache.

 

Ester Eroli

 

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