Un artista particolare

Nel duecento e nel trecento i giullari si guadagnavano da vivere esibendosi in pubblico, nelle piazze o vagando per le corti o partecipando a feste, nozze, veglie, festini. Vivevano alla giornata ed erano cantastorie, mimi, acrobati, musicisti, violinisti, attori, ciarlatani, maghi, saltimbanchi, ballerini, giocolieri, addestratori, domatori ,improvvisatori, imitatori, buffoni, mangiafuoco. Di solito erano persone di media cultura che mettevano la propria arte al servizio della collettività. I giullari vivevano della loro arte e favorivano la diffusione di notizie, idee oltre a divulgare sia la letteratura popolare che quella colta. Erano giudicati dei vagabondi, dei girovaghi e guardati con sospetto. Per molti la loro non era arte era semplice intrattenimento. In questo modo la letteratura che né è scaturita è rimasta anonima. Anche il loro abito denotava il loro scarso ruolo sociale, infatti spesso portavano campanacci, strani cappelli, colori vistosi. La stessa chiesa del tempo condannava le manifestazioni di strada come opera del demonio. Ai giorni nostri gli artisti da strada popolano le città, i centri storici, i paesi. Troviamo artisti da strada a Roma a piazza del Popolo, a piazza Navona e poi li troviamo a Vienna intorno alla cattedrale, nelle città degli Stati Uniti, a Londra, nei piccoli paesini sparsi ovunque. Gli artisti da strada sono il cuore pulsante dei centri storici e attrazione per i turisti. Troviamo trampolieri specie a carnevale, maghi, fachiri, burattinai, cartomanti, funamboli, danzatrici, fantasisti, comici, imitatori di personaggi, sputafuoco, acrobati. Gli artisti da strada animano le manifestazioni all’aperto, le feste popolari e natalizie , i cortei eleganti ma vengono anche ingaggiati per feste private in ville e castelli, in occasione di nascite, matrimoni, ricorrenze, compleanni. Il fenomeno degli artisti da strada è in crescita. Si sono aggiunti anche gruppi folkloristici proventi dal sud America che cantano nei centri storici ballate musicate, canti andini, e suonano musiche tradizionali. La maschera del giullare è rivissuta grazie all’attore Dario Fo. Possiamo dire che l’artista da strada è un artista a tutti gli effetti, è un artista particolare, ma artista. Lo stato dovrebbe garantire a questi soggetti maggior tutela. La strada non può rimanere l’unica maestra di vita.

 

Ester Eroli

 

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