Un luogo sacro sull’Ardeatina

Sull’Ardeatina a Roma, in luogo denominato delle tre fontane, dove secondo le scritture sarebbe morto san Paolo, esiste una grotta particolare. Nella grotta vi è la statua della Madonna che indossa abiti diversi dal solito: ha un manto verde brillante, una fascia rosa in vita, i piedi nudi e una bibbia in mano. Indossa gli abiti che il veggente Bruno Cornacchiola disse di aver visto il giorno della prima apparizione avvenuta nel lontano 1947. Il luogo sacro è dedicato alla vergine della rivelazione ed è gestito da frati francescani. Il veggente era ateo e al momento della apparizione stava giusto scrivendo una relazione per una conferenza decisamente anticattolica. La grotta è meta di pellegrinaggi e si dice che davanti alla sua statua siano accaduti prodigi come conversioni e guarigioni. Il luogo in verità, aldilà della fede, è molto suggestivo. Visitato al tramonto con tutte le candele accese, i lumini offre uno spettacolo suggestivo. Se si visita la cappella votiva ci si sente assaliti da un senso di benessere, da una profonda gioia, da un profumo soave di pace. Uno strano senso di pace invade la nostra anima. Il corpo si rilassa miracolosamente, i dolori del corpo scompaiono per incanto. Il mondo lo vediamo con occhi diversi. Un senso di beatitudine mai provato prima ci invade. Un sentimento di fratellanza ci prende la mano. Capiamo di trovarci di fronte a qualcosa di inspiegabile, di insondabile, di irraggiungibile, di unico e sublime. Molte persone anche atee sono state prese da uno stato d’animo particolare, come se venissero illuminate per la prima volta da una luce vivida e benefica. E’ come una folgorazione. La terra del luogo viene regalata in sacchetti da frati del posto.


Naturalmente bisogna provare per credere.

 

Ester Eroli

 

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