Ognuno di noi ha un odore particolare che non sa di avere, una specie di alone, di scia aldilà dei profumi indossati. Un profumo della pelle, delle mani, del corpo che noi non avvertiamo e che influenza il rapporto con gli altri. il profumo personale fa presa sugli altri, sui membri dell’altro sesso, sulle persone in generale. Molti sensitivi parlano di aura che circonda ogni essere vivente e naturalmente le persone più cattive hanno un’aura più oscura. Un’aura luminosa avvolge i santi raffigurati spesso con un aureola dorata. Nel romanzo di Patrick Suskind “Il Profumo” il protagonista ha un eccezionale senso dell’olfatto che lo porta a divenire in poco tempo un apprendista profumiere. Ma non è questa la sua ambizione. Jean Baptiste vuole dominare il mondo con il suo profumo, con il suo odore, vuole farsi amare e amare lui stesso. Per comporre un profumo sublime, da utilizzare a suo piacimento, uccide fanciulle bellissime portatrici di un’aura profumata che solo lui sente. In alte parole le fanciulle attirano non solo per la bellezza ma soprattutto per il loro odore intenso. Con questo profumo, ottenuto con una serie di omicidi, vorrebbe che l’intera umanità si inginocchiasse ai suoi piedi considerandolo degno di fama e potere. La sua missione fallisce quando si accorge che gli esseri umani, tutto sommato, sono ripugnanti e il profumo non lo rende capace di amare ed essere amato. Sconfitto decide di uscire di scena con un gesto estremo. Si cosparge tutto il corpo con l’ultimo profumo perfetto da lui creato e si lascia travolgere dalle persone che finalmente si sono accorte di lui. Infatti sin da piccolo, privo di un odore proprio, era sempre rimasto solo nel mondo ed era cresciuto senza affetto. Con il profumo sperava di venir considerato come gli altri. Possiamo dire che i profumi hanno un grande ascendente sugli uomini ma non riescono a dominare il cuore.
Ester Eroli