Una ferita aperta

In passato spesso ci è capitato di dover mostrare i muscoli. In certe situazioni estreme siamo stati costretti ad assumere un atteggiamento intransigente, duro. Persone all’apparenza impeccabili spesso ci hanno deluso pesantemente e allora siamo ricorsi alle maniere forti. Abbiamo detto in faccia quello che da tempo pensavamo in modo brusco, quasi violento. Di fronte a gente meschina abbiamo avuto pietà, ma poi di fronte a comportamenti reiterati e gravi siamo intervenuti per porre fine a quello che per noi era uno scempio. Abbiamo sovente cercato di rimediare, di risolvere, di tamponare, di tergiversare, di trovare un punto di incontro. Certe volte ci siamo riusciti, altre volte siamo stati messi con le spalle al muro. Dolorosamente, con il cuore a pezzi, abbiamo reagito. Davanti specialmente alle ingiustizie sociali ci siamo inalberati, abbiamo lottato con le unghie e con i piedi, abbiamo tirato furi una grinta che non pensavamo di possedere. Ci siamo scatenati con atteggiamenti grintosi per non apparire troppo arrendevoli. Abbiamo difeso le nostre ragioni con una determinazione quasi fanatica. Non ci siamo fatti sottomettere per nessuna ragione al mondo. Abbiamo difeso la nostra posizione con coraggio. Convinti di essere nel giusto abbiamo lottato contro nemici giudicati da noi abominevoli. Per buona parte della vita ci siamo impegnati a difendere la sincerità, la lealtà, l’onestà, il rispetto, l’educazione, l’orgoglio, l’amicizia, la pietà, l’onore, la stima. Con la spada in mano abbiamo affrontato tempeste violente e non ci siamo fatti scardinare. Abbiamo mantenuto fede ai nostri ideali, ai nostri principi. Contro certe persone disoneste abbiamo ruggito. Le persone molto maleducate le abbiamo dovuto mettere alla porta, far uscire dalla nostra vita. Incontrare queste persone che ci hanno fatto soffrire ormai avanti con gli anni, deboli, malandati, tristi in verità ci fa male. Una fitta trapassa il cuore da parte a parte. La ferita aperta all’altezza del cuore sanguina copiosa. Vorremo rimediare aprire il nostro cuore duro, ma la timidezza ci blocca il respiro. Vorremo stringere le mani di queste persone, abbracciarle, ma il pudore ci trattiene. Intanto il nostro cuore nel segreto piange lacrime di sangue. Non bisognerebbe creare dissidi irreparabili, sono troppo dolorosi per l’anima.

 

Ester Eroli

 

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