Vampiro

La parola vampiro viene e deriva da nomi serbi e albanesi. Secondo il folclore dei Balcani il vampiro sarebbe dotato di sopracciglia folte unite al centro, volto ferino, canini affilati,  pelo sul dorso delle mani e sul palmo, carnagione scura per via delle sue continue libagioni di sangue di bambini e armenti. Si ciberebbe di carne cruda e preferibilmente giovane e avrebbe occhi sinistri sempre aperti. il mito ha origini da una credenza della antica Grecia secondo la quale il corpo di alcuni morti poteva rianimarsi e divenire uno spirito redivivo malvagio in quanto invidioso dei viventi. La sua rabbia lo induce a succhiare sangue e a trasmettere il suo stato con un morso. la diceria dei denti aguzzi nasce dal fatto che nel processo di decomposizione del corpo dei cadaveri i denti si espongono fuori. La prova di essere un vampiro era la pelle scura e trasudare sangue. I vampiri si credevano immortali, resistenti, capaci di agire pure di giorno,  capaci di rigenerare le ferite,  di lanciare raggi dagli occhi,  di avere poteri. il rigonfiamento del cadavere sarebbe prova di vampirismo. Secondo alcune leggende della America Latina la peste e la tubercolosi sarebbe causata da vampiri e per combatterli occorre usare l’aglio come con le streghe. Secondo alcuni studiosi americani invece il vampiro sarebbe affetto da una rara malattia la porfiria.

Per scacciare i vampiri si ricorreva all’aglio, la rosa, la verbana, il biancospino, lo specchio messo all’ingresso. In Romania i vampiri sospetti venivano impalati,   decapitati, inchiodati a terra per paura che risorgessero. In Russia si credeva che tornassero redivivi i ribelli e  gli eretici della chiesa,  i non battezzati,  coloro che erano colpiti da morte prematura e violenta, i peccatori incalliti. Erano gli spiriti impuri a gridare vendetta. In Messico si credeva che i vampiri si aggirassero per bere il sangue del bestiame e degli animali domestici. Anche nel Medioevo si credeva ai morti viventi. In Lousiana si dissotterravano i presunti vampiri si toglieva il cuore che veniva bruciato e le cenere bevute con una bevanda. Si accusavano di rubare i bambini. Sul vampirismo nel settecento usci anche un saggio di un teologo francese che riportò in auge il problema. Intanto i presunti vampiri venivano giustiziati, affogati con l’aglio in bocca, bruciati, il corpo sparato nella bara,  uccisi con il limone in bocca in ogni parte della terra. Nelle Filippine si credeva a una donna vampiro in grado di succhiare feti nel grembo materno e di mangiare interiora umane in particolare cuore e fegato.

In realtà i Persiani furono i primi bevitori di sangue di bambini per ringiovanire e tracce di questi strani riti compaiono pure nell’antica Roma e sono presenti pure ai nostri giorni.

 

Ester Eroli

 

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