Vimini

Il vimini si ottiene dai rami giovani  e flessibili della pianta naturale del salice ma di una varietà specifica del salice. Vi sono infatti più di duecento varietà ma per fare il vimini sono alcune sono adatte. Il salice è una pianta diffusa in Europa e Asia che ha rami pelosi il cui pelo cade dopo due anni di vita¸ alta fino a dieci metri¸  con fiori gialli che sbocciano a primavera¸ con frutti che si scuriscono maturando. le foglie sono verdi e contengono l’acido salicilico. il salice ha bisogno di molta acqua e cresce sulle rive di laghi  e fiumi¸ la sua crescita è rapida. Ama i terreni umidi¸ le colline¸ i terreni argillosi ricchi di silicio¸ calcare. I rami per il vimini vengono raccolti in primavera ogni due anni con sega o falce. Devono essere macerati nell’acqua corrente  e poi scortecciati a mano o  a macchina. Poi riuniti in fasci sono messi ad essiccare. la legatura da vita a molti sottoprodotti. Tutto dipende ovviamente dalla età della pianta¸ dal metodo di raccolta¸ dalla ubicazione del terreno¸ dal concime usato. I primi ad usare il vimini furono i Greci e i Romani¸ Plinio il vecchio ne parla. I cesti si facevano sul collo appunto Viminale anche rivestiti in cuoio. Nel medioevo si fecero delle corporazioni di cestai. Il boom si ebbe nel settecento quando si scelsero le piante salix più adatte alla produzione di oggetti di vimini. all’inizio la produzione fu artigianale sia in Italia che fuori. La pianta si può coltivare anche a vaso. Può essere attaccata da parassiti¸ da ruggine¸ dal cancro. il salice di solito assorbe le sostanze tossiche del terreno e protegge dalle frane e favorisce il drenaggio delle acque. Il taglio per il vimini deve avvenire in inverno possibilmente e con la luna calante. si deve essiccare in piedi per evitare le muffe in una zona ventilata e fresca senza sole. la piallatura si deve fare a mano. la produzione in serie di oggetti di vimini si diffuse in Olanda e in Estremo oriente e in Cina con l’aggiunta di altri materiali. In Italia il vimini si produce in Brianza  a Treviso¸ a Brescia e gli oggetti in vimini sono esportati in America. un tempo si facevano pure culle e carrozzine ora oggetti di arredo e rurali.

Negli ultimi tempi l’uso del vimini sta scomparendo si preferiscono produrre oggetti di plastica molto più nocivi per l’ambiente. si possono trovare i maestri canestrai solo in qualche borgo. la tecnica di lavorazione a mano varia a seconda delle zone.  oggetti di vimini sono relegati nelle sagre e nelle fiere paesane. solo le foglie del salice sono usate per la fitoterapia.

 

Ester Eroli

 

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