Vladimir Nabokov è nato a Pietroburgo da una famiglia benestante , è noto come saggista, scrittore, poeta, drammaturgo, critico letterario, zoologo sono famosi i suoi saggi tecnici che rivelano il suo gusto per l’osservazione dei dettagli che probabilmente hanno influito sulla sua vena letteraria. Le sue opere sono numerose come i suoi romanzi come Gloria del 1932, risata nel buio, il dono del 1977, l’incantatore del 1939, cose trasparenti del 1972. Le sue raccolte di racconti come di poesie sono stati pubblicati e tradotti in molte lingue lui stesso era conoscitore di molte lingue. Sia il teatro che i racconti sono in parte autobiografici. Intensa è stata la sua attività di critico sia della letteratura russa che inglese come mostrano le sue conferenze sugli autori famosi dell’ottocento e novecento . Il saggio più noto è quello su Gogol. Tenne anche lezioni di letteratura francese, russa, inglese. La sua vena ironica traspare in romanzi come fuoco pallido del 1962.
Nella età matura si trasferì negli Stati uniti dove affrontò nei suoi scritti molti temi sociali legati alla vita americana come l’alcol, l’ossessione del sesso, celebre è il suo romanzo Lolita, il traffico, la droga. Nel 1945 è divenuto ufficialmente cittadino americano. Dopo aver insegnato letteratura russa tenne anche dei corsi di scrittura creativa come si tengono ai nostri giorni. Per certi versi è stato un precursore. Il primo romanzo Maria del 1926 non ricalca vecchi schemi del romanzo, appare innovativo infatti egli intreccia la tradizione russa con quella europea. Le sue liriche invece hanno un chiaro sapore simbolista.
La sua trasformazione avviene in America dove in vari romanzi, come I bastardi, riecheggia lo stile di vita americano con le sue ossessioni per il mito del sesso e del denaro. Molte sono le ambientazioni americane come i collage, i teatri ecc.
Nabokov è morto in Svizzera nel 1977.
Ester Eroli