Abitudini

abitudiniI tempi sono decisamente cambiati e ce ne rendiamo conto ogni giorno quando  vecchie e antiche abitudini vengono sostituite da altre, spesso peggiori delle precedenti. Negli ultimi tempi stupiti osserviamo molti nuovi atteggiamenti che ci lasciano perplessi. La nostra società del consumismo  richiede velocità, dinamismo, praticità. Per queste le persone lente sono considerate incapaci di realizzazione. Ora notiamo la diffusione di una singolare abitudine. Nelle poste, nei negozi le persone che non hanno compreso qualcosa che chiedono quindi spiegazioni vengono derisi, bersagliate con strali, prese in giro con ironia. Molti anziani che frequentano dei negozi di fotografo, che magari l’hanno scelto per la vicinanza, per il buon nome, per la condizione del locale, per le caratteristiche dello studio fotografico davanti a una incomprensione, dato che non si intendono molto di aggeggi tecnologici, vengono trattati male e derisi. I commessi si scambiano sguardi di intesa fra loro, ridono come se loro fossero infallibili o non invecchiassero mai. A una certa età i riflessi sono più lenti, la mente meno limpida. Gli anziani sono costretti a subire il torto di  battute salaci pronunciate ad alta voce in presenza di clienti, modi bruschi. I giovani commessi agiscono senza coscienza, senza rispetto. L’Impegno dei padroni dei negozi dovrebbe essere quello di istruire i dipendenti al rispetto degli altri, a un atteggiamento adatto  al tipo di negozio. Per gli anziani ci dovrebbe essere un trattamento speciale visto che sono sempre più numerosi. A loro ci si dovrebbe rivolgere con parole giuste, benevole, senza rimproveri di sorta. Invece molti anziani non vanno più in certi negozi per non essere presi in giro. Magari sono costretti a fare un percorso più lungo per andare in altro negozio dove sono più compresivi e umani, dove ci sono persone dal carattere più malleabile . Ogni volta prima di uscire devono passare in rassegna i negozi più disponibili alle loro esigenze. Simili comportamenti irriverenti spesso li hanno anche i membri di una amministrazione di un’azienda. Se un dipendente non comprende qualcosa di alcune procedure burocratiche viene considerato stupido e ridicolo   e deriso. Certo chi è in amministrazione da tanti anni conosce ogni particolare, che sfugge invece a chi opera in altri dipartimenti e settori. In realtà per certa gente bisogna capire al volo. E forse il motivo di tanto nervosismo sta nel non volere dare spiegazioni. Si perde del tempo prezioso a spiegare una legge, una procedura, una circolare. Con amarezza ci rendiamo conto che certi comportamenti invece di costituire l’eccezione sono diventati abitudini. Intanto i dipendenti sono in soggezione e arrivano a non voler più chiedere nulla. Le spiegazioni vengono chieste a parenti, amici, conoscenti. Nel salotto di casa propria si trovano le soluzioni a questioni di lavoro.

 

Ester Eroli

 

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